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Corea del Sud. 60 anni della Sogang University dei gesuiti: i valori al centro

Park Jong-gu, 15esimo rettore della storia dell’ateneo dei Gesuiti a Seoul, uno dei più prestigiosi del Paese visitato anche da Papa Francesco nel suo viaggio del 2014, parla dei punti di forza di un lungo lavoro di formazione

Davide Dionisi - Città del Vaticano 

Colmare il divario sociale attraverso una formazione equilibrata. La linea tracciata da Park Jong-gu, 15esimo rettore della storia della Sogang University è chiara. In una intervista rilasciata nei giorni scorsi a chosun.com, il sessantasettenne teologo, con una laurea in ingegneria elettronica, è tornato a parlare della “specificità della formazione” che deve avere come obiettivo primario “l’insegnamento dei valori”. Lo ha fatto in occasione del 60esimo anniversario dell’ateneo dei Gesuiti a Seoul, una delle più prestigiose università della Corea del Sud, visitata anche da Papa Francesco nel suo viaggio del 2014.

"Il compito di noi gesuiti, ma direi più in generale dei ministri del Vangelo, dei sacerdoti, dei religiosi, è quello di essere persone di consolazione, che danno pace alla gente, che leniscono le ferite". Disse nell’occasione il Pontefice ai suoi confratelli asiatici. La Sogang University conosce bene le ferite del popolo coreano e dal 1960, anno della sua fondazione, offre il suo prezioso obiettivo per rimarginarle attraverso una didattica di qualità. L’ateneo ha avviato i suoi corsi immatricolando 127 studenti. Oggi ne conta 15.000 (comprese le scuole di specializzazione).

Una lunga storia

In sessanta anni di vita, sono 80.000 i ragazzi che hanno studiato alla Sogang e negli ultimi sei si è piazzata sempre ai primi posti per la qualità della formazione dei discenti stranieri. “E’ un nostro punto di forza” ha specificato il rettore. “Vivere e studiare insieme a persone di diversa cultura implica il rispetto e l’accettazione dell’altro. E’ fondamentale, in questo senso, lo spirito di comunità”. Docente presso il Dipartimento di Religione dell’ateneo sud coreano della Compagnia, Park, è rettore dal 2017. Laureatosi presso l'Università Nazionale di Seoul, ha lavorato come ricercatore presso l'Istituto di ricerca sulle telecomunicazioni per tre anni, ma la sua vocazione era altra. Da ricercatore di una delle istituzioni considerata la culla dell'industria elettronica del paese, è passato al sacerdozio, scegliendo Sant' Ignazio. Alla Sogang si è laureato una seconda volta ed ha conseguito un master in teologia presso il College of Philosophy dei Gesuiti di Francia e un dottorato di ricerca in Teologia alla Gregoriana. “Mi viene spesso chiesto come ha fatto un ingegnere a diventare prete. Tanto più che vengo da una famiglia buddista. Rispondo sempre che ho sempre avuto il pensiero fisso sul significato della vita. Dico spesso ai ragazzi: Alzate gli occhi per vedere le cose belle che vi circondano”. Il rettore Park conosce le potenzialità del suo paese e suole ripetere agli studenti. “Ci conoscono e apprezzano i nostri meriti a livello mondiale. Pur essendo un paese piccolo, la Corea del Sud migliora il mondo. Dovete essere orgogliosi di questo”

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23 aprile 2020, 15:34