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Terra Santa, presto on line i volumi della Biblioteca della Custodia francescana

Un team di esperti polacchi sta ultimando in queste settimane la digitalizzazione di oltre mille libri antichi conservati dai francescani della Custodia a Gerusalemme

Tiziana Campisi - Città del Vaticano

Codici e manoscritti che si vogliono salvare dall’usura e per questo da quattro anni sono a lavoro conservatori, esperti di digitalizazione e anche fotografi. I libri, riferisce la Custodia di Terra Santa, vengono sfogliati e fotografati pagina per pagina. Poi, le singole foto di un intero volume vengono riunite in un unico file. Si tratta di operazioni assai meticolose e diversificate sulla base delle dimensioni dei libri che, tra l’altro, vanno maneggiati con molta cura, alcuni infatti sono fragili e devono essere sfogliati con estrema attenzione.

Un prezioso tesoro on line

Nella Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa si trovano anche libri che risalgono al XII secolo; ve ne sono poi scritti a mano o prodotti con la tecnica della stampa a caratteri mobili. Sono testi di storia, teologia, poesia di carattere religioso, ma ci sono pure volumi con descrizioni di viaggi e di pellegrinaggi. Diciotto le lingue: si va dall’arabo all’etiope, dall’armeno al turco, dal copto al latino e al greco; ma ci sono anche testi in italiano, francese, inglese e tedesco. Terminata la digitalizzazione, i volumi della Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa potranno dunque essere consultati on line, momentaneamente grazie ai server della British Library, partner del progetto che sta rendendo fruibile il prezioso tesoro dei frati francescani. 

La Biblioteca come ponte

Antica di cinque secoli, la Biblioteca rappresenta la più antica istituzione del genere ancora attiva tra Israele e Palestina. La sua storia, come mettono in evidenza dalla Custodia francescana, "testimonia un dato reale: costruire spazi di studio e di ricerca, anche in un luogo da sempre complesso e affascinante come Gerusalemme, rappresenta un investimento che dura nel tempo e, soprattutto, contribuisce a costruire e a favorire il dialogo tra i popoli, le culture e le religioni. I libri e le biblioteche diventano allora dei veri e propri ponti per costruire la pace". 

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08 marzo 2020, 08:00