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Difficile la condizione dei minori in Messico e Argentina Difficile la condizione dei minori in Messico e Argentina 

In Messico e Argentina i vescovi mobilitati per la tutela dei minori

Forte presa di posizione dei vescovi di Messico e Argentina a tutela dei diritti dei minori. Gravi gli episodi ai danni di bambini avvenuti nei due Paesi latino-americani.

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

La Conferenza episcopale messicana fa il punto sul tema della tutela dei minori per la quale è stato insediato nel novembre 2018 il Consiglio nazionale per la protezione dei minori che ha elaborato un piano strategico da implementare tra il 2019 e il 20121. L’iniziativa prevede cinque obiettivi: diagnosi, prevenzione, giustizia e risposta, sostegno alle vittime, cultura del rispetto della legge. Con queste finalità sono state create 21 commissioni diocesane e fra il 30 marzo e il 2 aprile prossimi si svolgerà il primo incontro nazionale dei funzionari diocesani e religiosi responsabili della tutela dei minori, dal quale usciranno le linee guida per tutela e formazione sul tema. In questo modo i vescovi del Messico intendono ribadire il loro impegno affinché i crimini contro i minori diventino imprescrittibili e assicurano la propria collaborazione con le autorità competenti in materia di denuncia e trasparenza.

No alla morte dei bambini per malnutrizione

In Argentina invece i vescovi hanno rilasciato una dichiarazione in seguito alla morte per denutrizione di 8 bambini della comunità wichí di Salta, nel nord del Paese. La situazione che vivono i popoli originari nella provincia settentrionale è gravissima a causa della denutrizione, della mancanza di acqua potabile e dei servizi sanitari ed è stata dichiarata l’emergenza socio-sanitaria. In un comunicato diffuso di recente sulle reti sociali, l’Episcopato ha invitato tutti “a guardare alla dolorosa realtà che vivono i popoli e le comunità autoctone e creole della regione argentina settentrionale, per la morte dei bambini, a causa della mancanza di cibo, dell'acqua potabile e di altri flagelli”. Nella difficoltà di dare risposte immediate alle urgenze che le comunità si trovano ad affrontare in questo momento, “possiamo adottare un atteggiamento misericordioso – scrivono i vescovi – che ci liberi dall'indifferenza e dal sensazionalismo dei media e ci renda solidali con le sofferenze dei più dimenticati”. “Una società che non sa come prendersi concretamente cura dei bambini e dei gruppi più vulnerabili – continuano i presuli – corre gravi rischi di implosione e di morte. Non possiamo ipotecare il nostro futuro o lasciare che ci derubino della speranza, perché non è possibile morire di fame nella terra benedetta del pane. È necessario ascoltare il grido delle comunità originarie – conclude il documento dell’Episcopato argentino – che ci sfida come Chiesa e come società” ad impegnarci con l’Equipe Nazionale di Pastorale Aborigena (ENDEPA), e con le organizzazioni della società civile, i governi locali, provinciali e nazionali a “realizzare azioni concrete per cambiare la realtà attuale”.

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14 febbraio 2020, 12:21