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Malawi: elezioni presidenziali annullate. Appello alla pace dei vescovi

Clima di tensione, in Malawi, dove la Corte Costituzionale ha annullato, a causa di brogli, le elezioni presidenziali dello scorso maggio, ordinando lo svolgimento di nuove votazioni. In questo contesto, i vescovi locali ribadiscono il loro appello alla giustizia, alla pace ed allo stato di diritto, sollecitando maggiore attenzione per le aree rurali del Paese, in cui gli scontri politici, negli ultimi mesi, hanno provocato vittime e danneggiamenti alle proprietà private

Isabella Piro – Città del Vaticano

Le consultazioni dei mesi scorsi erano state vinte da Peter Mutharika, confermato così presidente per il secondo mandato consecutivo. Ma dopo le forti contestazioni dell’opposizione, erano emersi numerosi brogli. Per questo, la Corte ha annullato l’esito elettorale, chiedendo nuove elezioni entro 150 giorni, durante i quali comunque Mutharika rimarrà in carica. Di qui, l’invito della Conferenza episcopale locale (Cem) a pregare per la riconciliazione e l’unità nazionale.

Appello dei vescovi a mantenere ordine e clima pacifico

“Noi vescovi cattolici – si legge in una nota - ribadiamo il nostro appello a tutti i malawiani cattolici e amanti della pace sull'importanza di mantenere l'ordine e un clima pacifico". "Crediamo che il nostro appello per la pace rifletta l'aspirazione della maggioranza delle persone in questo Paese – continua la dichiarazione - in particolare delle donne e delle persone vulnerabili, come i bambini e gli anziani, spesso vittime di violenza politica".

La Chiesa del Malawi mette in guardia da ogni forma di violenza

"Siamo profondamente costernati e sgomenti per gli episodi di violenza contro la vita umana che si sono manifestate – scrivono i presuli – Ma alla base di tutto questo, c'è lo stato di illegalità e di disprezzo per lo stato di diritto in questo Paese". "Noi, come Pastori cui è affidato il dovere e la responsabilità di promuovere e difendere la vita donataci dal Creatore – affermano i vescovi - non possiamo rimanere in silenzio di fronte a questa chiara e diretta violazione della vita umana". Per questo, la Chiesa del Malawi mette in guardia da “ogni forma di violenza diretta contro i membri innocenti della società".

Preoccupazione dei vescovi per la povertà e la disoccupazione giovanile

I vescovi esprimono, poi, la loro preoccupazione per “lo stato di povertà e di indigenza” che si vive nel Paese, così come per la disoccupazione giovanile: “I così detti ‘guadagni economici’ che il Malawi ha registrato non si sono tradotti in un miglioramento del tenore di vita della popolazione povera, specialmente di quella che vive nelle aree rurali, dove l’indigenza è aumentata”. In conclusione, quindi, la Cem invita il Parlamento ad emanare leggi che creino “un clima favorevole per il rispetto dei diritti di tutti i cittadini”, ed esortano il governo a mettere in pratica soluzioni concrete per contrastare il divario economico tra le diverse fasce della popolazione.

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06 febbraio 2020, 13:37