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India: tolleranza zero dei vescovi verso gli abusi sessuali

L’episcopato prenderà i necessari provvedimenti disciplinari contro i trasgressori, indipendentemente dalla loro posizione nella Chiesa, inviando a tutti il chiaro messaggio che nessuno sarà risparmiato, se giudicato colpevole

Anna Poce – Città del Vaticano

I vescovi della Conferenza episcopale indiana (Cbci), riuniti in Assemblea plenaria biennale, sul tema “Dialogo: la strada verso la verità e la carità”, dal 13 al 19 febbraio, a Bangalore, si sono impegnati a seguire una politica di tolleranza zero nei confronti degli abusi sessuali nella Chiesa cattolica, affermando che non tollereranno alcun tipo di violenza

Portare un immediato sollievo alle vittime di abusi

I presuli - riporta Uca News - hanno sottolineato la necessità di trattare le vittime degli abusi con cura e compassione e di infondere loro fiducia perché possano affrontare le sfide della vita. Tutto questo costituendo "un meccanismo adeguato, con le necessarie infrastrutture e procedure limitate nel tempo, per risolvere i casi di abuso sessuale", che porti immediato sollievo ai sopravvissuti.

Assicurazione dei vescovi a segnalare i casi di abuso, senza paura

Suor Julie George della Congregazione delle Missionarie Serve dello Spirito Santo, avvocato in difesa dei diritti umani, ha accolto con favore l'iniziativa dell’episcopato, ritenendola una decisione corretta e un buon segno per la Chiesa. “Nella maggior parte dei casi i laici non sono a conoscenza dei protocolli di denuncia, in caso di abuso sessuale da parte del clero, o comunque nella Chiesa” ha detto ad Uca News, perché non istruiti su quali siano le linee guida dei presuli per affrontare tali questioni. La religiosa ha tenuto a sottolineare come ci siano casi di sopravvissuti che non denunciano proprio per paura di una reazione della Chiesa e della società civile e, dunque, “l'assicurazione dei vescovi li aiuterà a farsi avanti e a segnalare i casi senza paura”.

Coinvolgere esperti laici per affrontare i vari casi

Virginia Saldanha, teologa laica, si è mostrata invece scettica sulla promessa di tolleranza zero dei vescovi indiani, avendo gestito personalmente molti casi all'interno della Chiesa, che non hanno ottenuto giustizia. “Se i vescovi - ha detto la Saldanha -  fossero davvero seri nell'affrontare questo grave problema, dovrebbero coinvolgere esperti laici per affrontare tali questioni, altrimenti non uscirà fuori nulla da questo annuncio”. Padre Cyril Victor Joseph, responsabile della comunicazione nell'arcidiocesi di Bangalore, insistendo sulla volontà dei presuli di affrontare seriamente il problema, ha ribadito invece che “la Chiesa cattolica non tollererà alcun tipo di abuso sessuale e i responsabili dovranno affrontare la legge del Paese”.

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19 febbraio 2020, 11:27