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Vescovi del Québec: i programmi scolastici non penalizzino la cultura religiosa

I vescovi chiedono di partecipare al processo di consultazione annunciato dal Ministro dell’Educazione e dell’Istruzione superiore, al fine di ribadire l’importante ruolo della scuola nell’aiutare i giovani a superare le divisioni ideologiche, a rispettarsi reciprocamente e a comprendere in modo positivo il fenomeno religioso

Isabella Piro – Città del Vaticano

“L’Assemblea dei vescovi cattolici del Québec (Aecq) mette fortemente in dubbio il fatto, che prima ancora di procedere con le consultazioni, il Ministro dell’Educazione e dell’Istruzione superiore annunci già la volontà di sostituire, in tutto o in parte, le nozioni di cultura religiosa nel programma di studi di Etica e cultura religiosa”. Lo scrivono, in una nota diffusa nei giorni scorsi, i presuli del Québec, rispondendo così al ministro Jean-François Roberge il quale ha avviato una consultazione per una revisione approfondita del programma di studi di Etica e cultura religiosa (Ecr), attuato nelle scuole primarie e secondarie del Québec dodici anni fa.

La riforma non vada a discapito delle nozioni di cultura religiosa

Pur accogliendo “con favore la volontà del Ministro di rivedere ed arricchire il contenuto del programma” educativo, i presuli ribadiscono la necessità che “ciò non vada a scapito delle nozioni di cultura religiosa”. Ed aggiungono: “I genitori sono i principali responsabili dell’educazione dei loro figli nella fede, sostenuti dalla comunità religiosa di cui fanno parte” e “dalla Chiesa cattolica locale”. La nota episcopale ricorda, inoltre, che “storicamente, i vescovi hanno partecipato attivamente alle consultazioni che hanno portato alla creazione e all’attuazione del programma Ecr e già nel 2008 hanno evidenziato “diversi aspetti positivi di esso, tra cui il riconoscimento dell’altro, il perseguimento del bene comune e l’insegnamento a vivere insieme in una società pluralista”. Infine, i presuli incoraggiano “tutti coloro che sono interessati a questi temi a partecipare al processo di consultazione avviato dal Ministro”.

I vescovi incoraggiano a partecipare al processo di consultazione avviato dal Ministro

Gli argomenti oggetto della consultazione riguardano, tra gli altri, l’educazione civica, l’educazione sessuale, lo sviluppo delle relazioni personali e interpersonali, l’etica e il mondo digitale. In corso fino al 21 febbraio e cadenzata da tre forum civili, in programma il 7, il 14 e il 21 febbraio stesso, la consultazione verrà conclusa da un apposito Rapporto che verrà presentato al Ministro Roberge la prossima primavera. Sulla base di tale report, verrà stilata una bozza di programma che verrà poi sottoposto all’approvazione dei vari organismi impegnati nel settore educativo. Se convalidato, il nuovo programma dovrà essere testato in alcune scuole nel 2021 per poi entrare definitivamente in vigore nell’anno scolastico 2022-2023.

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29 gennaio 2020, 08:53