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Presentazione del piano contro gli abusi della parrocchia di Lione dove è stato parroco Preynat Presentazione del piano contro gli abusi della parrocchia di Lione dove è stato parroco Preynat 

Francia: rinviato ad oggi il processo a Bernard Preynat

In Francia, è stato rinviato a oggi a causa dello sciopero degli avvocati il tanto atteso processo contro l'ex sacerdote e cappellano scout della diocesi di Lione, Bernard Preynat, accusato di violenze sessuali su decine di minori, aggressioni che lui stesso ha riconosciuto e per le quali è stato destituito dallo stato clericale lo scorso luglio da un tribunale ecclesiastico

Bernard Preynat, 74 anni, dovrebbe comparire davanti al tribunale penale di Lione questa mattina. Saranno presenti anche 15 parti civili, tra cui 10 vittime, tra le decine di altri elencati dal sistema giudiziario, che si troveranno così a doversi confrontare, dopo tanti anni, con la parola del loro aggressore. Un uomo dalla personalità tormentata, prete carismatico da un lato, formidabile predatore dall’altro, intriso di un sentimento di onnipotenza, che ha saputo imporre un silenzio distruttivo alle sue vittime, tutti giovani ragazzi al momento dei fatti. Nel tentativo di spiegare il comportamento di Bernard Preynat, il suo avvocato non mancherà di riferirsi ad una perizia psichiatrica privata, che potrebbe evidenziare gli abusi di cui egli stesso afferma di essere stato vittima al seminario minore.

Le responsabilità della gerarchia ecclesiastica

Nel corso del processo rinviato a domani a causa dello sciopero degli avvocati, si tratterà soprattutto di capire come questo ex sacerdote, di cui si conoscevano comunque le tendenze pedofile, abbia potuto continuare a violentare impunemente, e restare in parrocchia, a contatto con i giovani. La questione della responsabilità della gerarchia ecclesiastica sarà quindi al centro di questo processo, dopo essere stata al centro di quella del cardinale Philippe Barbarin. Nel marzo 2019, l'arcivescovo di Lione, che ora si è ritirato, è stato condannato a sei mesi di reclusione con la condizionale per non avere denunciato il caso. Si conoscerà la decisione della Corte d’appello al suo riguardo il 30 gennaio.

L’ammissione dei fatti

Lo scorso luglio, Bernard Preynat è stato "giudicato colpevole di aver commesso reati sessuali contro minori di 16 anni" da un tribunale ecclesiastico. "Alla luce dei fatti e del loro ripetersi, del gran numero di vittime, del fatto che padre Bernard Preynat ha abusato dell'autorità conferitagli dalla sua posizione all'interno del gruppo scout da lui fondato e guidato fin dalla sua creazione, assumendo la doppia responsabilità di capo e cappellano, il tribunale ha deciso di applicare la massima pena prevista dalla legge della Chiesa in un caso del genere, cioè la dimissione dallo stato clericale", si legge in una dichiarazione rilasciata al termine del processo penale. Il tribunale sta attualmente esaminando le richieste di risarcimento finanziario presentate da una ventina di vittime.

La chiesa francese vicine alle vittime

Il caso Preynat ha profondamente sconvolto la diocesi di Lione, che fin dalla sua scoperta ha avviato un'opera di indagine e di prevenzione su questa dolorosa vicenda. Desiderosa di schierarsi con le vittime e di agire concretamente, la diocesi ha lanciato lo scorso ottobre un sito web, "Agir ensemble contre les abus" (Agire insieme contro gli abusi), che presenta una serie di 12 interviste filmate con diverse persone: vittime, psichiatri, agenti di polizia, magistrati, giornalisti, teologi e pastori. Questi video sono stati visti da tutti i vescovi francesi, riuniti in Assemblea plenaria lo scorso novembre, un incontro durante il quale l'episcopato francese ha ribadito il desiderio di "rinnovare la vicinanza alle vittime di abusi sessuali".

ULTIMO AGGIORNAMENTO. 14 GENNAIO

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13 gennaio 2020, 08:50