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Usa, Settimana della migrazione: per una Chiesa e un mondo per tutti

Dal 5 all'11 gennaio negli Stati Uniti si tiene la Settimana nazionale della migrazione promossa dalla Conferenza episcopale

Un’occasione per “riflettere sulle circostanze in cui si trovano i migranti, i rifugiati, i bambini, le vittime e i sopravvissuti alla tratta di esseri umani". Con questa finalità la Chiesa cattolica negli Stati Uniti da quasi mezzo secolo celebra la Settimana nazionale della migrazione. "Promuovere una Chiesa e un mondo per tutti" è il tema al centro di quella del 2020, che si tiene dal 5 all’11 gennaio. E vuole richiamare l’attenzione sul fatto che “ciascuna delle nostre famiglie ha una storia di migrazione, alcune recenti e altre nel lontano passato. Indipendentemente da dove siamo e da dove veniamo, rimaniamo parte della famiglia umana e siamo chiamati a vivere in solidarietà l'uno con l'altro”, si legge nel comunicato sul sito della Conferenza episcopale statunitense.

Non guardiamo i migranti come sconosciuti

Nel testo si nota che nella nostra cultura contemporanea spesso non riusciamo a incontrare i migranti come persone e li guardiamo come sconosciuti, rimaniamo distaccati o timorosi nei loro confronti. Questa Settimana invece invita a cogliere l’opportunità di coinvolgerli, come amici. “Per fare ciò - si legge -  esamineremo l'importante ruolo che l'affido svolge nella vita degli immigrati e  dei rifugiati non accompagnati”, mettendo in evidenza le parrocchie organizzate per accogliere i rifugiati del Servizio migranti e rifugiati della Conferenza episcopale, ed “esamineremo le iniziative locali che stanno dando importanti contributi in questo senso”.

Le iniziative

Nel dossier si ricordano poi i 4 verbi chiave usati da Papa Francesco in tema di immigrazione: accogliere, proteggere, promuovere, integrare, con l’esortazione a far fronte alla globalizzazione dell’indifferenza. Si ricorda anche che i cattolici sono chiamati a stare con gli immigrati e rifugiati come fratelli e sorelle, che accogliere i migranti è parte dell’insegnamento sociale cattolico e riflette la tradizione biblica di accogliere lo straniero. In sostanza, si invita a essere solidali con rifugiati e migranti sottolineando che circa 70 milioni di persone nel mondo sono state costrette a lasciare le proprie case per instabilità politica, violenza e altre ragioni. Presentate anche diverse iniziative per coinvolgere la comunità locale: dal celebrare Messe in occasione di questa Settimana a momenti di formazione, così come quelle già esistenti  per aiutare i bambini immigrati e i rifugiati.

 

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28 dicembre 2019, 13:30