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Elezioni nel Regno Unito: appello dei vescovi per la partecipazione al voto

Dalla plenaria dei vescovi a Leeds un invito a votare il 12 dicembre: in gioco il futuro del Paese

Lisa Zengarini - Città del Vaticano

“Queste elezioni sono importantissime per il Regno Unito e i cattolici non possono stare a guardare”. In vista delle prossime elezioni anticipate convocate per il 12 dicembre, dal cui esito dipenderà anche la sorte dei futuri rapporti della Gran Bretagna con l’Europa, i vescovi dell’Inghilterra e del Galles esortano ai fedeli a partecipare al voto con in mente “il bene comune di ogni persona e della società nel suo insieme”. L’appello è contenuto nel messaggio finale dell’assemblea plenaria della Conferenza episcopale (Cbcew) conclusasi il 28 novembre a Leeds.  

Elezioni e Brexit

A dominare l’attuale campagna elettorale le modalità della Brexit, oggetto di un dibattito politico sempre più acceso. “Quale che sia il futuro del rapporto con i Paesi europei, la Gran Bretagna deve impegnarsi, come partner internazionale chiave, a promuovere la pace, la sicurezza e l’assunzione di responsabilità nei confronti del pianeta”, sottolineano i presuli, esortando anche i leader politici a un confronto civile, fondato sulla verità e non su promesse irrealizzabili, o sugli insulti. L’interminabile braccio di ferro sulla Brexit ha infatti esacerbato la polarizzazione e il clima scontro nel Paese.

Votare alla luce degli insegnamenti della Chiesa

Nel messaggio, intitolato significativamente “Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza (Gv 10,10)", i vescovi inglesi e gallesi richiamano l’attenzione anche su altre questioni importanti. In particolare, esortano gli elettori cattolici a valutare le posizioni dei singoli candidati su diverse questioni alla luce degli insegnamenti della Chiesa.  A cominciare dalla difesa della vita e della dignità della persona umana dal concepimento alla morte naturale, segnatamente sull’aborto, l’eutanasia, ma anche sul modo in cui vengono trattati gli esclusi e i più vulnerabili nella società come gli anziani, i disabili, i senza-tetto, i prigionieri,  le vittime delle nuove forme di schiavitù, i migranti e i rifugiati. Infine, si soffermano sulla difesa del matrimonio tradizionale, sul diritto dei genitori ad educare i figli nella fede e sul sostegno alle scuole cattoliche.

Iniziative al centro della plenaria

Nell’agenda dei lavori della plenaria vi sono stati diversi altri punti. Tra questi il progetto “Il Dio che parla” (“The God who Speaks”), iniziativa promossa dalla Conferenza episcopale in collaborazione con la Società Biblica per aiutare i fedeli a riscoprire la ricchezza delle Scritture e come esse ci aiutano nella nostra vita quotidiana. Il progetto sarà lanciato ufficialmente domani, prima domenica di Avvento. I vescovi hanno poi dato il via libera alla rinnovata dedicazione del Paese come "dote di Maria", una devozione che risale al Medioevo e che la Chiesa d'Oltremanica intende rinnovare il 29 marzo 2020, al termine di un "pellegrinaggio" della Madonna di Walsingham, il santuario mariano più importante d'Inghilterra. L’assemblea ha anche approvato le nuove linee guida per il sostegno nelle diocesi agli anziani soli vulnerabili, in aumento anche nel Regno Unito.

Situazione in Terra Santa

Altro tema affrontato dalla plenaria di Leeds, è stata, infine, la situazione in Terra Santa, in riferimento alla recente decisione del Presidente Trump di riconoscere le colonie israeliane illegali presenti nei territori occupati in Cisgiordania. In linea con la posizione espressa in questi giorni dalla Santa Sede, i vescovi inglesi e gallesi, hanno evidenziato come la decisione rischia di minare ulteriormente il già fragile processo di pace israelo-palestinese e l’unica possibile soluzione di due Stati per due popoli.

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30 novembre 2019, 14:50