L'Assemblea Plenaria dei vescovi L'Assemblea Plenaria dei vescovi 

I vescovi del Ghana di fronte alle sfide di oggi

Tra le sfide affrontate alla recente Plenaria dei vescovi ghanesi: la disoccupazione giovanile, lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali del Paese e la deforestazione, la corruzione endemica, la povertà e le disuguaglianze crescenti, l’insicurezza e la criminalità dilaganti. In vista delle elezioni del 2020, i presuli chiedono anche un processo elettorale autenticamente democratico. Ribadito il no all’insegnamento dell’educazione sessuale nelle scuole.

Lisa Zengarini - Città del Vaticano

I vescovi del Ghana ribadiscono la loro ferma opposizione all’inserimento nei curricula scolastici nazionali di corsi di educazione sessuale (Comprehensive Sexual Education - Cse) che promuovono la cultura Lgbt. Il Presidente Nana Akufo-Addo ha assicurato che il suo Governo non è intenzionato a fare passare un progetto che ha suscitato vivaci proteste nel Paese, ma l’episcopato chiede che anche in futuro la posizione dello Stato su questo punto resti “inequivocabile”. È quanto afferma il comunicato finale dell’assemblea plenaria annuale della Conferenza episcopale ghanese svoltasi nei giorni scorsi a Elmina, nell'arcidiocesi di Cape Coast. ”Le vivaci proteste contro l’inserimento del Cse danno un’idea di cosa può accadere quando politiche imposte dall’esterno sono accettate senza coinvolgere i cittadini interessati”, si legge nel comunicato in cui i presuli puntano il dito contro alcune organizzazioni internazionali “che promuovono stili di vita contrari ai valori naturali universali e sicuramente ai valori culturali e morali dei ghanesi”.

Ampio spazio dedicato alle attuali sfide economiche e sociali in Ghana

Al centro dell’assemblea vi è stato il tema della missione della Chiesa in Ghana oggi, nel centenario della Lettera Apostolica “Maximum Illud” di Papa Benedetto XV (per il quale Papa Francesco ha indetto il Mese Missionario Straordinario lo scorso ottobre) e alla vigilia delle celebrazioni del 140.mo anniversario della seconda fase dell’evangelizzazione del Paese, avviata con successo nel 1880. Durante i lavori ampio spazio è stato dedicato alle attuali sfide economiche e sociali in Ghana. Sfide, sottolinea il comunicato conclusivo, “strettamente collegate alla carente conoscenza dei valori evangelici che costituiscono la base di una società prospera orientata a Dio”. Tra queste i vescovi si sono soffermati in particolare sulla disoccupazione giovanile, lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali del Paese e la deforestazione, la corruzione endemica, la povertà e le disuguaglianze crescenti, l’insicurezza e la criminalità dilaganti. Pur riconoscendo alcuni progressi e l’impegno del Governo, in particolare sul fronte del risanamento finanziario e nel campo dell’educazione e sanitario, i vescovi ghanesi chiedono azioni più decise e incisive.

I vescovi chiedono un processo elettorale autenticamente democratico

Infine, un riferimento ai prossimi appuntamenti elettorali, in particolare alle elezioni presidenziali e parlamentari del 2020, quando i ghanesi saranno convocati anche per un referendum. A questo proposito, i presuli hanno rivolto un appello a tutti i cittadini a contribuire perché le elezioni siano un processo autenticamente democratico, rifiutando il voto di scambio, minacce, violenze, menzogne e insulti.
 

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19 novembre 2019, 13:26