Come vivo la “Christus vivit”, i giovani si raccontano in video

A un anno dal Sinodo sui giovani a sei mesi dalla pubblicazione dell'Esortazione apostolica post-sinodale, il Dicastero Laici, Famiglia e Vita e il Dicastero per la Comunicazione lanciano un progetto video-social per condividere l'esperienza della “Christus vivit” nel mondo

Alessandro De Carolis – Città del Vaticano

Provare a descrivere in che modo 9 capitoli e 299 paragrafi ti stiano cambiando la vita potrebbe essere impresa insormontabile per un nativo digitale, abituato a esprimere il groviglio dei sentimenti con una “faccina” e condividere opinioni alla striminzita velocità di un tweet. La scintilla è scoccata lì, mettendo insieme la forza delle parole del Papa con la “vocazione” multimediale dei suoi interlocutori. Così i 9 capitoli e 299 paragrafi dell'Esortazione apostolica "Christus vivit", scritta da Francesco dopo il Sinodo dell’anno scorso, sono stati condensati in 26 parti tematiche, ciascuna affidata a una ragazza o un ragazzo di varia nazionalità allo scopo di mostrare quali frutti stiano producendo quelle parole nella loro vita. E qui sta la novità, per arrivare un racconto fatto non di carta ma di “frame”, costruito su una serie videotestimonianze di circa un minuto. Nasce in questo modo il progetto sviluppato in collaborazione tra il Dicastero Laici, famiglia e vita e quello per la Comunicazione e il video che correda questa pagina ne rappresenta l’introduzione e suggerisce lo stile.

Videomosaico

Da oggi, e fino a dicembre, ogni martedì e giovedì verranno pubblicati due brevi video inviati dai giovani e le impressioni che loro comunicheranno saranno di volta in volta tasselli di un mosaico che alla fine restituirà un disegno del mondo – quello dei millennials e dintorni – alle prese con le domande della fede e lo sprone di Francesco messo all’inizio dell'Esortazione apostolica: “Cristo è vivo” e “ti vuole vivo!”.

La supremazia del cuore

Anche il cardinale Kevin Farrell, presidente del Dicastero Laici, Famiglia e Vita, è stato al gioco e ha scelto una rapida riflessione video per lanciare l’iniziativa sottolineando, con le parole di San Paolo, una convinzione: "Voi stessi – dice ai giovani –siete la lettera scritta nei vostri cuori dallo Spirito di Dio. Non sarà tanto ciò che è scritto sulla carta a convincere qualcuno a seguire Gesù, ma ciò che è scritto nel cuore di ognuno di noi".

Liberi di creare

La parola d’ordine per i giovani coinvolti è stata: libertà. Nessun vincolo sul “come” raccontare e raccontarsi, se non quello di restituire con pennellate di freschezza ed esperienze di vita vissuta la riflessione maturata dal Papa dopo i giorni dell’ottobre 2018. Quindi, nessun intervento di editing a posteriori da parte di “Vatican News” per rendere visivamente più accattivanti i vari contributi arrivati dai tutti i continenti, ma tutto secondo sensibilità e capacità dei ragazzi. La prova saranno i video della serie, dalle forme più o meno ricercate, dal filmato realizzato col talento del videomaker alla ripresa senza particolari orpelli, solo per il gusto di esserci e condividere un pensiero.

“Cristo vive”

Libertà nella creatività e quindi spontaneità, perché ciò che conta del progetto “Christus vivit” è il comune denominatore che si ricava dalle parole di ragazze e ragazzi. “Cristo vivo”, dicono tutti in modi diversi, è speranza, sogno, motivazione. È essere, direbbe Francesco, “l’adesso di Dio”.

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27 settembre 2019, 12:00