Cerca

In Argenttina celebrata la prima Giornata internazionale per le due vite In Argenttina celebrata la prima Giornata internazionale per le due vite 

Argentina: il sostegno dei vescovi alla prima Giornata internazionale per le due vite

Più di 40.000 persone si sono radunate in Argentina per celebrare la prima Giornata internazionale per le due vite. Ascoltate testimonianze con l’impegno di salvare entrambe le vite, quella della madre e quella del nascituro, attraverso azioni concrete

Luca Collodi – Città del Vaticano

Oltre 40 mila persone si sono riunite giovedì scorso a Buenos Aires, davanti al Congresso Nazionale, per celebrare la prima “Giornata internazionale per le due vite”, iniziativa che in Argentina ricorda il primo anniversario del respingimento del disegno di legge sull'aborto. La manifestazione si è svolta alla vigilia delle elezioni primarie che si svolgeranno nel Paese. Le organizzazioni pro-vita hanno richiamato l’attenzione sui diritti umani delle donne incinte e dei bambini non ancora nati, proponendo la difesa della vita “dal concepimento alla morte naturale” e pubblicando un manifesto che sollecita a "superare la falsa dialettica dell'aborto che propone di preferire la vita dell'una o dell'altra persona", invece di" salvare entrambe le vite". Forte l'invito, inoltre, a "fermare la tragedia dell’aborto clandestino”.

La difesa della vita

In occasione della Giornata internazionale di azione per le due vite, quella della madre e quella del nascituro, la Commissione per la vita, i laici e la famiglia della Conferenza Episcopale argentina (Cevilaf), in una nota - spiega a Radio Vaticana Italia, Jorge Milia, giornalista e scrittore argentino, già alunno di Papa Francesco - esprime il proprio appoggio all’iniziativa e per tutte “le espressioni che custodiscono e promuovono le due vite e incoraggiano a tenere in considerazione, a discutere e finanziare i progetti di carattere pubblico che si orientano a favore della maternità vulnerabile”.

Ascolta l'intervista a Jorge Milia

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

10 agosto 2019, 14:02