Nicaragua: fedeli difendono mons. Álvarez da aggressione dei paramilitari
È stato lo stesso vescovo a raccontare che alcuni agricoltori lo hanno bloccato, avvertendolo che c’erano alcune persone armate, nascoste dietro agli alberi. Un nutrito gruppo di fedeli ha allora accompagnato il proprio vescovo, fino a che sono arrivati nel luogo dove si erano nascosti i paramilitari, che si sono dati alla fuga.
Una "gravissima responsabilità”
Mons. Álvarez ha ringraziato i fedeli per averlo accompagnato “con le loro mani pulite e la propria umanità” e ha confermato di aver visto persone armate di tutto punto e con numerose munizioni. A testimonianza di queste dichiarazioni è apparso anche un video. Il vescovo di Matagalpa ha parlato di “enorme e gravissima responsabilità” riguardo al fatto che dei civili possano andare in giro con un’armatura di tipo militare e ha rivolto all’Esercito la richiesta di svolgere un’inchiesta tra le proprie fila.
La solidarietà del card. Brenes
Mons. Álvarez ha ricevuto la solidarietà, tra gli altri, del card. Leopoldo Brenes, arcivescovo di Managua e presidente della Conferenza episcopale nicaraguense, che in una breve nota esprime “fraterna vicinanza e solidarietà” al confratello. L’arcivescovo condanna “che si verifichino situazioni come questa nel Paese e rivolge un appello alle autorità perché prendano i provvedimenti necessari e svolgano delle indagini rispetto a questi fatti gravissimi e alla presenza di persone armate”.
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