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I vescovi dell'Uruguay in una foto del 2018 I vescovi dell'Uruguay in una foto del 2018 

Uruguay verso le elezioni. Messaggio dei vescovi: è tempo di speranza

In vista delle elezioni nel Paese, i vescovi dell'Uruguay diffondono un messaggio in cui invitano il loro popolo a vivere nella speranza il periodo che precede il voto e chiedono ai leader politici lealtà e rispetto reciproci. Nel testo il riferimento ai valori fondamentali per il bene comune nell'insegnamento della Chiesa

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Gli uruguaiani sono felici di vivere in una democrazia e amano la libertà. Inizia così il messaggio che i vescovi cattolici dell’Uruguay hanno voluto scrivere, come cittadini e pastori, con il desiderio di contribuire alla riflessione in corso nel Paese in questo tempo che precede il voto per le presidenziali del 27 ottobre 2019. E lo hanno fatto al termine della loro Assemblea plenaria svoltasi a Florida, che si è conclusa ieri e in cui i vescovi  hanno parlato anche del recente incontro in Vaticano sulla tutela dei minori e del Congresso eucaristico nazionale previsto per il 2020.

La politica, forma preziosa di carità 

Titolo del messaggio è: Tempo delle elezioni, tempo di speranza. “La Chiesa cattolica non si impegna con nessun partito - precisano i presuli - ma incoraggia l'impegno politico dei laici cattolici, consapevoli che la politica è una delle forme più preziose di amore, perché cerca il bene comune”. Quindi guardano all’attualità del loro Paese che presenta luci e ombre. Nonostante si registri ancora la forte emigrazione di molti giovani uruguaiani, osservano i vescovi, tanti altri uomini e donne arrivano in Uruguay, intere famiglie, che abbandonano la loro patria per mancanza di un minimo di sicurezza o per le situazioni difficili dei loro Paesi. Siamo "un popolo di cuore", scrivono i vescovi , ricordando le parole di San Giovanni Paolo II nella sua visita in Uruguay.

Suicidi e basso tasso di natalità

Non mancano però sintomi di mali che allarmano. Uno di questi è il gran numero di suicidi, un altro il basso tasso di natalità. La consapevolezza collettiva è, dunque, che 'qualcosa' è sbagliato ed è necessario fornire i mezzi per superarlo. Ed è per questo che i pastori evidenziano alcuni elementi fondamentali “che, secondo la visione cristiana dell'esistenza e la dottrina sociale della Chiesa, dovrebbero essere presenti nel discernimento delle opzioni elettorali”.

Alcuni nodi fondamentali: famiglia, vita nascente, educazione

Per prima cosa i vescovi ribadiscono il valore della vita umana dal concepimento alla morte naturale. E pur condividendo la sofferenza di tante donne, indicano chiaramente l’incompatibilità di questo valore con l’alto numero di aborti effettuato nel Paese. Sottolineano poi la presenza delle donne come “un grande segno di speranza per tempi migliori” e scrivono di sostenere “le loro giuste pretese”. Quindi l’attenzione va alla famiglia “fondamento della nostra società”. Nonostante il sostegno offerto dallo Stato a questa istituzione e soprattutto ai nuclei più vulnerabili, i vescovi segnalano che sono in atto anche tentativi di diffondere “una visione della persona e della sessualità finalizzata alla 'decostruzione' della famiglia, che equivale alla sua distruzione”. Rientra in questo l’appropriazione da parte dello Stato del diritto-dovere dell’educazione dei bambini, sostituendosi ai genitori, “per dare loro fin dall'infanzia una visione distorta della sessualità, del matrimonio e della famiglia. In Uruguay stiamo subendo un'autentica "colonizzazione ideologica", denunciano.

Nonostante i miglioramenti, c'è ancora molta precarietà economica

E ancora riguardo all’economia, nel messaggio si legge che “nonostante il miglioramento degli indicatori economici degli ultimi anni e l'impulso dato alle politiche ridistributive, che hanno creato le condizioni per ridurre il numero di famiglie in condizioni di povertà, vi sono ancora settori che non hanno potuto avere accesso a un tenore di vita dignitoso”. Aspetti importanti sono dunque il lavoro per superare la disoccupazione e anche le condizioni lavorative, con l'adattamento ai cambiamenti offerti dalla tecnologia. E tra i settori, il mondo rurale “merita particolare attenzione per le conseguenze dello spopolamento della campagna”. Infine i vescovi raccomandano la cura dell'ambiente che appare una necessità per la sopravvivenza.

La richiesta ai leader di trasparenza e rispetto 

Il messaggio della Conferenza episcopale dell’Uruguay si conclude auspicando, come hanno chiesto i giovani del Paese nell'ottobre 2018 per il 35° anniversario del 'fiume della libertà', una pietra miliare, si legge, sulla strada del recupero della democrazia, che “i leader politici agiscano in modo trasparente”, e che il popolo possa vivere ancora una volta “un periodo elettorale in pace, caratterizzato, soprattutto, dall'impegno dei suoi protagonisti a rispettarsi reciprocamente” per un Uruguay “sempre più giusto e più libero”. 

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06 aprile 2019, 15:50