La cattedrale della Natività inaugurata nel gennaio scorso alla periferia de Il Cairo La cattedrale della Natività inaugurata nel gennaio scorso alla periferia de Il Cairo 

Egitto: i cattolici attendono la legalizzazione delle chiese

Sono oltre 900 le chiese cristiane regolarizzate dal governo egiziano negli ultimi 3 anni, edifici costruiti negli anni senza i permessi richiesti. Una notizia molto importante, tenendo conto delle gravi forme di violenza perpetrate contro i luoghi di culto cristiani da parte di estremisti islamici

Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano

Le Chiese legalizzate finora sono ortodosse e protestanti, non cattoliche, ma entro Pasqua potrebbe arrivare la “buona notizia”. Ad anticiparlo a Radio Vaticana Italia è padre Boulos Garas, segretario generale del Consiglio delle Chiese d’Egitto. “Sono 120 le chiese cattoliche e 20 le case religiose in attesa di permesso – racconta – la richiesta è stata inoltrata al governo, ad occuparsi della vicenda è un grande avvocato copto-cattolico che ha detto che presto arriverà la buona notizia!” I documenti per la legalizzazione delle chiese cattoliche sono stati presentati in ritardo rispetto alle altre confessioni, ammette padre Garas che aggiunge anche che in un incontro tra il legale ed il premier egiziano (Moustafa Madbouly ndr) è stato stabilito che, nonostante l’assenza di permesso, né gli edifici di culto né gli istituti religiosi verranno chiusi, resteranno quindi funzionati. Tutto questo, aggiunge Padre Garas, ha stimolato “nelle chiese un clima generale di contentezza”.

In tanti anni, forti le violenze anti-cristiane

Negli ultimi anni chiese e fedeli cristiani hanno subito gravi violenze da parte di gruppi di estremisti islamici: “edifici distrutti, dati alle fiamme, cristiani uccisi, senza che il governo potesse fare nulla”, continua padre Garas, per il quale forse ora ci sarà meno rischio. Tuttavia – precisa – il riconoscimento del governo non è tutto, non fermerà l’azione dei fondamentalisti che considerano un’offesa la costruzione di una chiesa: ”Continueranno a bruciare, a non permettere alle persone di entrare”. In questo caso non può nulla persino il documento firmato ad Abu Dhabi da Papa Francesco e dal Grande Imam di al-Azhar, Ahmad al-Tayyib. Un testo, spiega ancora padre Garas, “che ha un grande valore a livello ufficiale, dei leader delle comunità, ma prima che possa avere attenzione tra le persone ci vorranno decenni”. Nonostante questo, però, padre Garas non è preoccupato e il perché lo spiega molto chiaramente: “Colui che ha costruito la Chiesa è capace di proteggerla”.

Ascolta l’intervista a padre Garas

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13 aprile 2019, 14:19