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Sì dei vescovi a legge per protezione legale permanente a Dreamers

La Commissione per le migrazioni della Conferenza episcopale degli Stati Uniti è intervenuta nei giorni scorsi nel dibattito sulla nuova proposta di legge che vuole dare ai giovani figli di immigrati irregolari e ai titolari dello Status di protezione temporanea o di permessi temporanei una protezione legale permanente in vista della cittadinanza. Per i vescovi si tratta di un provvedimento necessario

Lisa Zengarini – Città del Vaticano

I vescovi degli Stati Uniti appoggiano l'American Dream and Promise Act 2019 (HR6), il nuovo progetto di legge presentato al Congresso che vuole garantire una protezione legale permanente e un percorso verso la cittadinanza ai cosiddetti “Dreamers” (Sognatori) e ai beneficiari dello Status di protezione temporanea (Tps) o di permessi temporanei brevi rinnovabili (Differed Enforced Departure – Ded, in sigla).

Il contenuto del provvedimento

Se approvata, la legge permetterebbe ai giovani immigrati entrati irregolarmente negli Stati Uniti a meno di 18 anni, che studiano o lavorano nel Paese e risiedono in modo continuativo per almeno quattro anni dalla sua entrata in vigore, di ottenere un permesso di soggiorno permanente in vista dell’ottenimento della cittadinanza. Un’analoga possibilità verrebbe concessa agli stranieri con Tps e Ded residenti da almeno 5 anni. Il provvedimento vuole sopperire al vuoto legislativo creatosi dopo la decisione del presidente Trump, nel 2017, di sopprimere il Daca, il programma ideato dall’Amministrazione Obama per la protezione dei giovani immigrati, arrivati bambini negli Usa a seguito di genitori senza documenti regolari. Anche se diverse sentenze di tribunali hanno finora consentito ai Dreamers di prolungare la loro permanenza negli Stati Uniti, il loro status giuridico resta incerto e circa 800mila giovani immigrati rischiano la deportazione. Analoga la situazione di tanti stranieri che beneficiano della protezione temporanea o di permessi temporanei rinnovabili (Ded) che risiedono e lavorano da anni nel Paese.

Urgente una “soluzione legislativa definitiva” per i Dreamers e beneficiari di Tps

Per questo la Conferenza episcopale chiede una “soluzione legislativa definitiva” e in tal senso appoggia la legge HR6. Lo ha ribadito ieri mons. Joe S. Vásquez, presidente della Commissione per le migrazioni della Conferenza episcopale (Usccb): "I Dreamers e i titolari di Tps sono membri vitali della nostra comunità che vanno a scuola, lavorano per migliorare le nostre comunità e crescere le famiglie. Hanno vissuto in un limbo giuridico per troppo tempo ed è giunto il momento di trovare una soluzione”, ha dichiarato il presule.

La posizione dei vescovi illustrata a un’audizione alla Camera

La posizione dell’episcopato  sul provvedimento è stata illustrata nei giorni scorsi da mons. Mario Dorsonville-Rodriguez, membro della stessa Commissione episcopale per le migrazioni, in un‘audizione alla Commissione Giustizia della Camera dei Rappresentanti Nella sua relazione, il presule ha reiterato la richiesta dei vescovi di una soluzione legislativa che garantisca ai Dreamers e ai beneficiari del Tps o del Ded un percorso per l’ottenimento della cittadinanza. Questa soluzione - ha puntualizzato mons. Dorsonville-Rodriguez - non deve però andare a detrimento di altre famiglie e minori immigrati. Il vescovo ha richiamato, in particolare, l’esigenza di proteggere i richiedenti asilo e i minori non accompagnati, anche per prevenire il traffico di esseri umani e abusi.  

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16 marzo 2019, 15:57