Vaticano, statua di san Pietro Vaticano, statua di san Pietro 

Vescovi in dialogo sull'Evangelii gaudium: sinodalità e evangelizzazione

Approfondire l'Evangelii gaudium e cogliere da questa proposta innovativa di visione della Chiesa, che viene da Papa Francesco, tutte le possibilità per realizzare una Chiesa in uscita. Su questo lavoreranno circa 40 vescovi italiani, fino al 20 febbraio a Loppiano presso il centro studi Evangelii gaudium

Gabriella Ceraso- Città del Vaticano

"Approfondite l'Evangelii gaudium insieme, nei presbiteri e ovunque ci sia un cammino di Chiesa". Seguendo questo invito affidato da Papa Francesco alla Chiesa italiana nel Convegno ecclesiale di Firenze nel novembre 2015, i vescovi hanno iniziato diversi percorsi nelle rispettive diocesi, che, da questo pomeriggio a mercoledì, condivideranno e approfondiranno a Loppiano in un Convegno dal titolo: "Nuova tappa dell'evangelizzazione e sinodalità: il rinnovamento ecclesiale alla luce dell'Evangelii gaudium".

“A tutta la Chiesa italiana raccomando ciò che ho indicato in quella Esortazione: l’inclusione sociale dei poveri, che hanno un posto privilegiato nel popolo di Dio, e la capacità di incontro e di dialogo per favorire l’amicizia sociale nel vostro Paese, cercando il bene comune. (Papa Francesco 10 Nov 2015)”

Rinnovamento ecclesiale alla luce di un'esperienza condivisa

Presso la cittadella toscana del Movimento dei Focolari il dibattito partirà dal lavoro compiuto in loco dal Centro Evangelii Gaudium per il rinnovamento ecclesiale e da lì, con gli interventi di teologi e docenti universitari, i vescovi presenti saranno guidati in cinque percorsi di attuazione del dettato pontificio: scuole di pastorale, formazione dei presbiteri, impegno nel sociale, economia e lavoro, cultura dell'incontro.

“In ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in ogni Diocesi e circoscrizione, in ogni regione, cercate di avviare, in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii gaudium, per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni ( Papa Francesco 10 nov 2015)”

Come nasce dunque l'idea del Convegno e perchè scegliere questi percorsi? 

"Come vescovi italiani abbiamo fatto a tutti una proposta di approfondimento alla luce dello spirito dell'Evangelii gaudium che chiede una conversione del cuore, della mente, del modo di approcciarsi al mondo, del linguaggio-  spiega a Vatican News il vescovo di Caserta mons. Giovanni D'Alise tra gli organizzatori del Convegno. Ciò che proponiamo lo abbiamo già sperimentato e ne abbiamo già raccolto i frutti, è per questo che ora pensiamo sia utile condividerlo con quanti, circa quaranta presuli, hanno scelto di partecipare da tutta Italia".

Ascolta l'intervista a mons. Giannino D'Alise

Dall'io al noi verso, una spiritualità di comunione

"A proposito del rinnovamento della formazione e del ministero dei presbiteri, uno dei percorsi di approfondimento - sottolinea mons. D'Alise - , lavoreremo soprattutto sulla spirtualità di comunione che manca in quasi tutti i presbiteri. Tra sacerdoti non serve stare insieme solo dal punto di vista operatvo, serve un risvolto di vita che sia veramente comunitario. Il passaggio fondamentale che il Papa chiede è quello dall'io al noi; il ciack tra il divino e l'umano si compie nella comunione. Questo deve essere l'impegno dei vescovi, il nostro impegno contro l'individualismo ancora prevalente nella nostra società. Ma per proporre uno stile di vita comunitario - aggiunge il presule-  un "noi" ad immagine della Trinità e a contrasto della frammentazione imperante, dobbiamo prima averne fatto esperienza, altrimenti non trasmetteremo vita ma ideologia".

A Caserta, insieme, per vincere il male della criminalità

E' così che, parlando per esempio del suo territorio, la diocesi di Caserta, che include l'area della cosiddetta Terra dei fuochi, mons. D'Alise condivide la sua esperienza personale. "Non solo vivere la comunione è possibile - afferma - ma solo così si illuminano le soluzioni pastorali e le soluzioni per i grossi problemi del nostro mondo". Sul territorio di Caserta, il primo passo compiuto è stato quello di fare cammini insieme: "abbiamo mandato una lettera a tutti i sacerdoti del territorio per invitarli ad unirsi a noi e abbiamo deciso di incontrare esperti che ci possano spiegare da dove cominciare perchè la nostra popolazione possa vivere bene, come nel resto d'Italia. Abbiamo sofferto 40 anni di criminalità organizzata dominante ovunque anche in ambito istituzionale. Ora finalmente ci sono i primi passi in avanti. Ho molta speranza: già siamo quattro vescovi che crediamo nella possibilità che lavorando insieme accerchieremo il nostro territorio e rispondere al male organizzato col bene organizzato".

L'auspicio che mons. D'Alise esprime infine per il futuro della Chiesa è che, come lo spirito dell'Evangelii gaudium è entrato in tanti aspetti e con l'aiuto di Dio e degli uomini si sono potuti avere dei frutti di cambiamento, così, allargando la base di quanti si ispirano all'Esortazione del Papa, anche i frutti possano moltiplicarsi nel tempo, perchè ci vorrà tempo come in tutte le cose dello Spirito".

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18 febbraio 2019, 11:34