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Il restauro di Santa Maria la Antigua, consacrata dal Papa

Situata nel Casco Viejo, sede episcopale dell'Arcidiocesi di Panama, la Basilica di Santa Maria la Antigua, in stile coloniale, ha alle spalle una lunga storia. L’inizio dei lavori di costruzione risale al 1608, il completamento al 1716, ma la consacrazione è avvenuta solo nel 1796

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

I lavori per la costruzione della cattedrale, iniziati nel 1608 e terminati nel 1716, sono durati 108 anni per motivi finanziari, disordini politici e questioni climatiche. L’immagine di Santa María La Antigua, originariamente collocata in una cappella laterale della cattedrale di Siviglia, fu portata nel Paese dai conquistatori spagnoli nel 1510. Rappresenta la Madonna in piedi con in braccio il bambino e in mano una rosa. Santa María La Antigua è patrona della Repubblica di Panama dal 2001 ed è celebrata ogni anno il 9 settembre. Nel 2014 a seguito di una richiesta della Conferenza episcopale panamense, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha conferito alla cattedrale il titolo di basilica minore.

I restauri appena conclusi, i più impegnativi nella storia di Panama 

La basilica ha riaperto al pubblico lo scorso 24 novembre dopo importanti restauri durati diversi anni. I lavori sono costati 11,9 milioni di dollari e, secondo quanto riporta la stampa locale, hanno costituito l’impresa più impegnativa della storia del Paese, anche più significativa dei restauri seguiti al terremoto del 1882. Gli interventi conservativi si sono svolti sotto la supervisione del Segretariato dei Progetti della Presidenza della Repubblica e sono stati salutati dal governo panamense come un esempio di buon utilizzo delle risorse statali e di trasparenza.

Il nuovo altare in marmo di Carrara e la rinnovata climatizzazione

Tra i principali interventi sono da menzionare l’installazione di un nuovo altare in marmo di Carrara, opera delle maestrie italiane di Pietrasanta, e la posa in opera sotto la direzione dell’ingegnere Domingo Varela, di un nuovo pavimento al di sotto del quale è stato collocato un innovativo sistema di aria condizionata ed elettricità.  Immutato nel suo aspetto il tetto del Duomo, risalente al 1933, è stato dotato di un sofisticato sistema di ventilazione al fine di consentire un maggiore passaggio d’aria, ridurre la temperatura interna all’aula di culto e consentire così una migliore conservazione delle opere custodite all’interno. All’ingresso è stato ideato un sistema di porte finalizzato ad impedire sbalzi termici. Inoltre è stata innalzata una nuova balconata per il coro e l’organo. 

Le nuove campane per l’arrivo di Francesco

Novità anche per quanto riguarda i due imponenti campanili bianchi, dove sono state ripristinare le scale ed è stato installato un ascensore. Le otto nuove campane hanno suonato per la prima volta all’arrivo del Papa nel Paese lo scorso 23 gennaio e sono intitolate rispettivamente a Papa Francesco, Santa Maria la Antigua, Gmg Panama 2019, CAICA (Comitato degli Amici della Chiesa del Casco Antiguo), Sant Martino di Porras, Santa Teresa di Calcutta, san Michele Arcangelo e San Giuda Taddeo.

Il restauro delle pitture e un’inedita scoperta

Significativa anche l’opera di restauro delle pitture custodite all’interno della cattedrale: l’affresco risalente a 250 anni fa e la bellissima pala d’altare dedicata alla Vergine Maria. Quest’ultima è stata affidata per dieci mesi alla cura di esperti portoghesi della ditta Dalmatica. I restauratori hanno anche rinvenuto un enorme dipinto murale, alto 20 metri e largo 10, la cui esistenza era finora sconosciuta.

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26 gennaio 2019, 17:09