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Messa in una chiesa caldea di Baghdad nella solennità di Maria Santissima Madre di Dio Messa in una chiesa caldea di Baghdad nella solennità di Maria Santissima Madre di Dio 

Iraq: no di cristiani e musulmani a demolizione di una chiesa

Decine di abitanti di Baghdad, cristiani e musulmani, hanno manifestato per fermare un progetto di ristrutturazione urbana che implicherebbe anche l'abbattimento della chiesa caldea dedicata alla Divina Sapienza, nel quartiere di Adhamiya. Il card. Sako esorta alla convivenza e al reciproco rispetto

Nei cartelli e negli striscioni esposti durante le manifestazioni, documentate anche dai servizi giornalistici di al Sharqiya Tv (canale satellitare dell'imprenditore dei media Saad al Bazzaz, nativo di Mosul), i partecipanti alle mobilitazioni – riferisce l’agenzia Fides - chiamano in causa forze politiche e istituzioni nazionali e locali, attribuendo loro la responsabilità di appoggiare in nome di interessi e calcoli commerciali un progetto urbanistico che mette a repentaglio una chiesa riconosciuta da tutti anche come luogo-simbolo della contrastata ma necessaria convivenza tra diverse componenti religiose della popolazione irachena. La chiesa della Divina Sapienza fu costruita nel 1929 dall'architetto britannico James Mollison Wilson, durante il Mandato britannico sulla Mesopotamia, e si trova al confine di due aree urbane abitate rispettivamente sa sciiti e sunniti. (G.V. - Agenzia Fides)

Card. Sako esorta alla convivenza e al reciproco rispetto

Un invito a cristiani e i musulmani affinché si affranchino da quella “vecchia mentalità”, che impedisce loro “di aprirsi gli uni gli altri”, in modo da “conoscere le rispettive fedi dalle loro fonti originali ed essere liberi dall’ignoranza e approfondire il senso comune che condividiamo”. È l’augurio per il nuovo anno del patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, e diffuso attraverso il Patriarcato caldeo e ripreso dall’Agenzia Sir. Per il porporato, infatti, “la convivenza pacifica e il rispetto reciproco è l’unica via che conduce a un futuro luminoso per noi in questa parte del mondo, insieme alla difesa delle religioni dai pensieri fanatici e da tutto ciò che provoca astio e violenza”. “Ogni anno – scrive il cardinale – porta con sé un carico di speranza”, quella speranza che “ha il potere di fermare il male e la sua crudeltà”. Dal canto suo la Chiesa continuerà, ribadisce il patriarca, a portare avanti il suo servizio e la sua missione. Per esempio, con la Caritas che assiste 28mila famiglie, l’80% delle quali non cristiane. “Nel 2019 – conclude Mar Sako – andiamo tutti nella stessa direzione prendendo forza e determinazione dalla benedizione di Dio. Prosperità per l’Iraq e gli iracheni”.

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02 gennaio 2019, 11:32