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Pakistan, concluso l’anno dedicato all'eucaristia

Don David John, sacerdote della diocesi di Islamabad: abbiamo riscoperto la forza di Cristo per superare persecuzioni, violenze e ingiustizie

Federico Piana - Città del Vaticano

Crescita spirituale e rinnovamento interiore. Eccolo il risultato tangibile dell’anno dedicato all’Eucaristia conclusosi ieri in Pakistan. Apertisi solennemente nella Cattedrale di St. Patrick di Karachi il 25 novembre del 2017, i dodici mesi di riflessioni, catechesi e conferenze sul Pane di Vita hanno permesso alla piccola Chiesa pakistana, perseguitata e dolorante, di “crescere nell’amore per il sacrificio eucaristico, fonte e culmine della vita cristiana”, come aveva auspicato Papa Francesco nel suo messaggio inviato per l’occasione alla Conferenza episcopale locale. “E’ vero – racconta commosso don David John, sacerdote della diocesi di Islamabad – l'anno dell’Eucaristia è stato vissuto con grande fervore ed entusiasmo sia dai religiosi che dai fedeli. Ognuno facendo la propria parte”. (Ascolta l'intervista a don David John su Anno Eucaristia in Pakistan).

L’anno eucaristico sarà fonte di pienezza e di gioia

Don David John è convinto che i frutti non tarderanno a venire, nonostante l’attacco continuo nei confronti dei cristiani e le dure difficoltà in cui versa il Paese. “I vescovi pakistani desiderano frutti diversi, legati alle diverse situazioni in cui si trova il Pakistan: da quella sociale a quella religiosa, senza dimenticare quella economica. Ogni giorno la nostra piccola comunità deve affrontare sfide complesse ma sono sicuro che l’anno dell’eucarestia che abbiamo vissuto sarà fonte di pienezza e gioia”. Insomma, la comunità cattolica del Paese ha riscoperto nell’Eucaristia la forza per fronteggiare le violenze, i soprusi e le ingiustizie alle quali è sistematicamente sottoposta. “Per fare tutto ciò - spiega don John - l’Eucaristia ci dà il vero coraggio. Di fronte alla violenza dobbiamo avere un atteggiamento eucaristico: non rispondere con il male ma affidando a Dio la nostra sofferenza e pregando per la pace”.

Per la chiesa pakistana situazione sempre più difficile

Ultimamente la situazione della Chiesa in Pakistan è vistosamente peggiorata. Don David John non ne fa mistero. “Sono aumentate le persecuzioni ed è stata ristretta la libertà religiosa” denuncia con forza. Poi continua: “La chiesa è molto perseguitata. I cristiani soffrono in silenzio. Non possiamo alzare la voce contro le ingiustizie e quindi abbiamo bisogno di qualcuno che diventi la nostra voce per dire al mondo che i cristiani in Pakistan hanno bisogno di aiuto. Quest’anno eucaristico ha offerto a tutta la comunità cristiana l’occasione per dimostrare di essere sale e luce nel nostro Paese”.

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26 novembre 2018, 13:09