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Vescovi Irlanda su aborto: garantire l'obiezione di coscienza

“Un affronto alla libertà di coscienza” degli operatori sanitari. Così i vescovi irlandesi in una nota definiscono il Health (Regulation of Termination of Pregnancy) Bill 2018, la bozza del progetto di legge all’ esame del Parlamento di Dublino che vuole legalizzare l’aborto in Irlanda

Lisa Zengarini - Città del Vaticano

La presentazione del provvedimento segue il referendum che lo scorso maggio ha dato il via libera all’abrogazione dell’ottavo emendamento della Costituzione irlandese, aprendo di fatto la strada alla depenalizzazione dell’interruzione volontaria della gravidanza. Il testo autorizza l’aborto farmacologico entro le prime 12 settimane di gestazione. L'attuale bozza non prevede l’obiezione di coscienza per farmacisti, mentre stabilisce che i medici e infermieri obiettori debbano indicare alla richiedente i nomi di altri operatori sanitari disposti a praticare l’ivg.

La bozza non tutela gli obiettori di coscienza

Per i vescovi irlandesi, tuttavia, questa disposizione rispetta “solo in apparenza” la libertà di coscienza, perché di fatto costringe gli obiettori a collaborare a una procedura contraria ai loro principi morali. Di qui l’appello al governo a rispettare il diritto di tutti gli operatori sanitari e i farmacisti ad esercitare pienamente la loro libertà di coscienza senza subire sanzioni o penalizzazioni per il loro impegno in difesa della vita. La nota cita come esempio il caso della Nuova Zelanda dove la legge sull’aborto prevede che siano i medici disposti a praticarlo a farsi avanti e gli obiettori non siano obbligati a rinviare le pazienti ai colleghi. Solo questo approccio – afferma la nota - garantisce il pieno rispetto della libertà di coscienza, “un diritto fondamentale riconosciuto dalla Dichiarazione universale dei diritti umani”.

Avere il coraggio di fare ciò che è giusto

“Privare una persona del diritto alla libertà di coscienza equivale a indebolire la sua dignità di persona”, affermano i vescovi irlandesi che esortano, in conclusione, tutti i fedeli “a pregare per gli operatori sanitari e i leader politici perché abbiano la saggezza di sapere cosa è giusto e il coraggio di fare ciò che è giusto".

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06 ottobre 2018, 12:19