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Brasile: in Amazzonia in aumento migrazioni e tratta

Aumenta il fenomeno della migrazione e della tratta di esseri umani in Amazzonia. Ne hanno discusso i rappresentanti delle diocesi e delle prelature della regione in occasione della Conferenza Nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), tenutasi a Manaus dal 31 agosto al 2 settembre. L’arrivo di Papa Francesco ha contribuito a far emergere il fenomeno, ma occorre fare di più

Claudia Valenti – Città del Vaticano

La tratta di esseri umani è una realtà ancora in crescita, che viene alimentata dall’incremento della domanda e dall’aggravarsi delle situazioni di instabilità nei Paesi di provenienza e di transito delle vittime. Le rotte sono molteplici e il loro numero è in aumento, soprattutto in zone come l’Amazzonia, una delle regioni d’America più colpite. “L’America Latina è la regione con il maggior numero di migranti e nuove rotte stanno comparendo” ha spiegato a Fides Marcia de Oliveira, sociologa e consigliera del Sinodo della Pan-Amazzonia.

La Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile

Oltre un centinaio di rappresentanti delle nove diocesi e prelature della regione si sono riuniti a Manaus dal 31 agosto al 2 settembre, in occasione della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, e hanno potuto discutere del problema. I temi della migrazione e della tratta sono stati al centro del loro Seminario “Migrazione forzata e tratta di esseri umani”, organizzato dalla Regione Nord 1. Durante il Seminario mons. Mario Antonio da Silva, presidente della Regione Nord e vescovo di Roraima, ha presentato i risultati del lavoro svolto dalla sua diocesi, che accoglie oggi molti degli immigrati che arrivano dal Venezuela in cerca di rifugio, e ha insistito sulla necessità di un impegno da parte di tutti per contrastare gli atteggiamenti d’odio nei confronti degli gli immigrati e lottare contro il fenomeno della tratta. “I gruppi specializzati nello sfruttamento del lavoro degli immigrati sono cresciuti”, ha aggiunto de Oliveira a Fides, per questo ha sottolineato l’importanza di un intervento da parte delle istituzioni, dentro e fuori la Chiesa, che favorisca almeno una sensibilizzazione al tema all’interno delle comunità ecclesiali.

Il contributo di Papa Francesco

La tratta è una violazione della dignità e dei diritti umani, una mercificazione della vita, purtroppo “siamo una società che ha perso la capacità di piangere e di avere pietà”, ha insistito mons. Evaristo Splenger, vescovo prelato di Marajò e membro della Commissione speciale pastorale per la lotta alla tratta di esseri umani (Cepeeth) della Conferenza episcopale del Brasile. Splenger riconosce che l’arrivo di Papa Francesco ha contribuito a portare il fenomeno all’attenzione di tutti, ma occorre fare qualcosa in più.
 

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04 settembre 2018, 13:16