G7: Agricoltura; Oxfam,troppi piccoli produttori alla fame

Sudafrica. Alla Plenaria dei vescovi il rapporto tra comunicazione e Chiesa

Il primo agosto sono iniziati a Marianhill i lavori della plenaria della Conferenza episcopale dell’Africa meridionale (Sacbc) dedicata alla riforma agraria annunciata dal presidente Ramaphosa.

Lisa Zengarini – Città del Vaticano

I problemi della comunicazione nella Chiesa in Sudafrica, la riforma agraria promossa dal governo di Pretoria, la lotta alla corruzione, il perdurante razzismo e la violenza dilagante nella società sudafricana, l’accoglienza dei richiedenti asilo e lo scandalo della pedofilia nella Chiesa. Questi i temi affrontati dal presidente uscente della Conferenza episcopale dell’Africa meridionale (Sacbc), mons. Steven Brislin, nella prolusione alla seconda assemblea plenaria annuale dei vescovi. La sessione è iniziata il primo agosto a Marianhill, nel KwaZulu Natal, con al centro la situazione economica del Sudafrica e l’emendamento costituzionale annunciato dal nuovo presidente, Cyril Ramaphosa, per dare avvio all’esproprio senza compensazione dei terreni di proprietà degli agricoltori bianchi.

I vescovi sudafricani e la comunicazione

Mons. Brislin ha dedicato ampio spazio del suo intervento al problema della comunicazione nella Chiesa in Sudafrica, un tema nevralgico da tempo al centro di un vivace dibattito interno. Diverse voci lamentano infatti l’inadeguatezza dell’attuale sistema comunicativo della Sacbc e la “debolezza” dei suoi media, chiedendo più investimenti in risorse umane e finanziarie. L’arcivescovo di Cape Town ha riconosciuto questi problemi, evidenziando però anche la mancanza di una "visione" strategica della comunicazione da parte dei vescovi dell’Africa del Sud: "Occorre chiarire cosa vogliamo che essa sia, come dovrebbe funzionare e cosa vogliamo comunicare". 

La Chiesa non è un commentatore politico o sociale

Egli ha quindi invitato i confratelli a riflettere su diversi punti. Innanzitutto - ha detto - la comunicazione dell’episcopato non può essere finalizzata a “dare una buona immagine alla Chiesa”, perché non si tratta di un’azienda. In secondo luogo, essa non può essere un racconto fazioso, “una fake news”, sulle attività e degli eventi ecclesiali. Ma – ha aggiunto – non deve neanche ridursi a una mera condivisione di informazioni asettiche su eventi passati o futuri. Un altro punto sul quale mons. Brislin ha richiamato l’attenzione dell’assemblea ha riguardato gli interventi dell’episcopato sui temi di attualità. A questo proposito ha ricordato che la Chiesa non può diventare “un commentatore politico o sociale”.

Mons. Brislin: una comunicazione più “proattiviva”

L’arcivescovo ha poi sottolineato la necessità di una comunicazione più “proattiviva” e meno reattiva: “La Chiesa dovrebbe essere una guida su questioni di fede e morale e tentare influenzare l’opinione pubblica per il bene comune”.  Ha poi evidenziato che i vescovi sudafricani non dovrebbero sentirsi condizionati da quanto fanno gli altri media e cercare di mettersi in competizione con essi. Occorre poi chiarire – ha aggiunto - se la comunicazione della Chiesa in Sudafrica debba riflettere esclusivamente la linea condivisa da tutta la Conferenza episcopale.

La presenza della Chiesa sudafricana nei social

Il presidente della Sacbc ha poi affrontato la complessa questione della presenza della Chiesa sudafricana nei social media: anche su questo punto – ha sottolineato – i vescovi “non hanno finora definito una politica e dato linee guida concrete”, ad esempio, su chi ha il titolo di parlare a nome della Conferenza episcopale su determinate questioni.

Il riferimento della comunicazione della Chiesa è il Vangelo

In conclusione, mons. Brislin ha voluto ricordare che lo scopo della comunicazione della Chiesa è l’annuncio del Vangelo per il Regno. In questo senso, ha sottolineato, “non dobbiamo farci distrarre dalla tentazione di diventare famosi per i nostri commenti sui social e di trasformarci nell’avanguardia dell’opinione pubblica. Il nostro punto di riferimento deve essere sempre il Vangelo”.

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

04 agosto 2018, 14:45