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I vescovi dell'Honduras sul Seminario Maggiore

La Conferenza Episcopale dell'Honduras risponde alle accuse diffuse da alcuni mass media: al Seminario Maggiore di Nostra Signora di Suyapa nessuna pratica contraria alla morale e alle norme della Chiesa

"Sono evidenti zizzania e cattiveria soprattutto nella elaborazione di informazioni 'anonime', nella trasmissione delle stesse, confondendo dati, sospetti e interpretazioni; nell’ignorare il seguito dato alle sfide che si pongono". E' quanto si legge nel messaggio diffuso dalla Conferenza Episcopale dell'Honduras (C.E.H.) in seguito alle accuse diffuse da alcuni mass media sulla condotta all'interno del Seminario Maggiore di Nostra Signora di Suyapa che sarebbe contraria alla morale e alle norme della Chiesa.

Al servizio della formazione

Come specificato nella nota, il compito diretto di "accompagnare il processo formativo dei seminaristi" è stato affidato fin dal 1997 alla Congregazione di Gesù e Maria (Padri Eudisti) della provincia di Colombia e, "negli ultimi anni",  "si sono uniti sacerdoti diocesani honduregni. Dall’altra parte - prosegue il messaggio - la formazione accademica è seguita da molti professori, tra i quali il cardinale Maradiaga, sacerdoti, religiose e laici. E, in ultima analisi, ciascuno di noi Vescovi della CEH è responsabile del progetto formativo, del sostentamento economico e della crescita umana, spirituale e pastorale dei seminaristi delle nostre diocesi".

I frutti abbondanti

I vescovi, inoltre, rendono grazie a Dio "perché la speranza, la devozione e la dedizione di tante persone nel Seminario Maggiore e in ciascuna diocesi e parrocchia stanno dando frutti abbondanti. Chi ascolta la Parola del Signore - sottolineano - non si sorprende del fatto che in mezzo a tanti frutti ci sia anche la zizzania".

Impegnati in un dialogo costruttivo

Terzo punto affrontato dai vescovi, l'impegno nel "dialogo costruttivo ed esigente per capire come affrontare le sfide" che la realtà presenta, in quanto sospinti dall’"affetto" e dalla "dedizione che esige la ricerca del bene del Popolo di Dio e di ogni persona". "In questo momento - sottolineano -  a sostegno di questo impegno, abbiamo chiesto la collaborazione di un vescovo emerito del nostro Continente, esperto nell’ambito della formazione sacerdotale che ha già accettato la nostra richiesta".

La speranza e la preghiera ai sacerdoti

Nella viva fiducia che "emergano vocazioni libere, mature e senza timore di servire", i vescovi dell'Honduras si rivolgono "ai seminaristi attuali e futuri", chiedendo "di vivere con speranza il loro discernimento, di crescere nella fiducia, autenticità e trasparenza insieme con i loro vescovi e formatori". La nota si conclude invitando tutti a "crescere nella preghiera per il Seminario Maggiore ed evitare ogni tipo di speculazione che sminuisca il rispetto della dignità dei vescovi, seminaristi e formatori e di tutti coloro che, pur con limiti ed errori, cercano di realizzare il progetto del Signore".

 

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30 luglio 2018, 15:59