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Mons. Giusti: marittimi spesso sfruttati, vanno accolti e ascoltati

Il vescovo di Livorno racconta del “servizio molto impegnativo” per portare assistenza ai marittimi nei porti e sulle grandi navi

Marco Guerra e Luca Collodi – Città del Vaticano

Il servizio dell’Apostolato del Mare, che è realizzato tramite i volontari dell' associazione Stella Maris, è particolarmente apprezzato nelle città costiere in cui sono presenti i grandi porti. Il vescovo di Livorno mons. Simone Giusti, intervistato da Luca Collodi, racconta delle esigenze dei marittimi e dell’assistenza offerta loro dai gruppi che fanno capo alla pastorale del mare. (Ascolta l'intervista a mons. Giusti)

Assistenza ai marittimi

“Si pensi che su ogni grande nave c’è almeno un migliaio di marittimi. Sono persone che hanno bisogno di essere assistite. Spesso i periodi di lavoro durano alcune settimane, a volte alcuni mesi di seguito. In molti casi, purtroppo, dobbiamo constatare che si tratta di persone sfruttate, che hanno contratti da fame e che hanno bisogno prima di tutto di essere ascoltate e accolte”, spiega mons. Giusti.

Il servizio sulle navi da crociera

“Allora la Stella Maris”, aggiunge il presule, “ha prima di tutto il compito di andare a trovarli sulle navi. Questo è un ruolo importante”. Questi marittimi, tantissimi sono cattolici, chiedono la Santa Messa. Allora la domenica, ricorda il vescovo di Livorno, su alcune grandi navi viene celebrata in inglese, in francese o, se è possibile, nelle lingue native.

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08 luglio 2018, 14:16