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La futura beata Conchita: una madre anche per i sacerdoti

Nell’intervista al postulatore della causa di beatificazione di Maria della Concezione Cabrera Arias, padre Alfredo José Ancona Càmara, ripercorriamo la vita di Conchita, madre di 9 figli, donna innamorata dell’Eucarestia.

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

“Straordinaria in mezzo allo straordinario”: viene ricordata così Maria della Concezione Cabrera Arias conosciuta da tutti come “Conchita”. Nata a San Luis Potosí, Messico l’8 dicembre 1862, morì a Città del Messico il 3 marzo 1937. L’8 giugno scorso, il Papa ha autorizzato il decreto che la renderà beata.

“La tua missione è salvare le anime”

E’ questo il suggerimento venuto dal Signore per la sua vita nella quale si spese seguendo i figli ma anche diventando ispirazione per il ministero di molti sacerdoti. Diede inizio alle prime due Opere della Croce: l’Apostolato della Croce e le Religiose della Croce del Sacro Cuore di Gesù. “E’ una donna che nella sua vita ha vissuto una santità quotidiana”: afferma padre Alfredo José Ancona Càmara, postulatore della causa di beatificazione di Conchita. (Ascolta l'intervista al postulatore) :

R. - Conchita ha avuto nove figli. Una figlia è diventata religiosa della Croce e un figlio è diventato padre gesuita, due sono morti piccoli e gli altri si sono sposati ed hanno avuto dei figli. Come una grande famiglia hanno vissuto a Città del Messico.

Questa sua missione, anche per essere madre di sacerdoti, come nasce?

R. - Nasce per la sua spiritualità “totalmente sacerdotale”. Tutte le opere che lei ha fondato avevano questa missione: pregare per i sacerdoti, aiutarli. Le Religiose della Croce del Sacro Cuore di Gesù sono una Congregazione contemplativa fondata da lei. La missione di questa Congregazione è, appunto, pregare per i sacerdoti. I Missionari dello Spirito Santo, altra Congregazione religiosa da lei fondata, ha come missione quella di servire i sacerdoti in tutti i modi possibili. Anche le altre opere hanno questo fine molto sacerdotale di pregare per i sacerdoti ma anche di aiutarli nelle loro missioni, nelle cose che fanno. Per questo diciamo che è un’opera molto sacerdotale.

Come ci si sta preparando a questa beatificazione? Quanto è conosciuta Conchita in Messico?

R. - In Messico è molto conosciuta perché le religiose delle Croce e i missionari dello Spirito Santo sono molto presenti nel Paese. Anche la famiglia della Croce, composta da 17 istituti sparsi in molte parti del mondo, è nata grazie all’ispirazione di Conchita che ha portato questa spiritualità che viviamo in tutti gli istituti nel mondo. Per questo sono state solo cinque le opere, ma ce ne sono altre che i missionari dello Spirito e Santo e altre religiose hanno fondato nella Chiesa.

Il miracolo che ha permesso la beatificazione di Maria Conception, qual è?

R. - Il miracolo è questo. Un signore di nome Jorge he abitava a Monterrey, era malato da 15 anni; aveva forti crampi che gli impedivano di fare dei movimenti, non poteva muoversi, era un’infermità molto dolorosa. Durante l’ultimo ricovero in ospedale hanno pregato Conchita affinché lo guarisse. Mentre dormiva, sua moglie e un’amica hanno visto che cominciava a muoversi. Allora hanno scattato delle fotografie e con un telefonino hanno filmato quello che succedeva. Quando lui si è svegliato ha detto: “Cosa mi hanno fatto? Posso muovermi”. È anche riuscito a camminare. È stato molto emozionante per lui vedere di essere stato guarito. Questo è stato il miracolo che ha reso possibile la beatificazione.

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11 giugno 2018, 12:58