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Card. Bassetti: non vogliamo essere una Chiesa di élite, ma con il popolo

Il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Gualtiero Bassetti, tiene una conferenza stampa in Vaticano a conclusione dei lavori dell’Assemblea della CEI, inaugurata il 21 maggio con l’intervento di Papa Francesco

Barbara Castelli – Città del Vaticano

Le vocazioni, il Sinodo dei vescovi dedicato ai giovani, così come le sfide più impellenti nell’orizzonte contemporaneo italiano. Sono stati questi – nelle parole del cardinale Gualtiero Bassetti – alcuni dei temi al centro dell’Assemblea della CEI, tra il 21 e il 24 maggio in Vaticano, sul tema: “Quale presenza ecclesiale nell’attuale contesto comunicativo”.
Il presidente della Conferenza episcopale italiana tiene una conferenza stampa nell’atrio dell’aula Paolo VI per illustrare come si sono svolti i lavori, inaugurati lunedì con il discorso di Papa Francesco, e insiste sul fatto che la Chiesa vuole essere con il popolo, vicina alla gente, non “una Chiesa di élite”. “Il tema della comunicazione”, aggiunge il porporato prima di rispondere alle domande dei giornalisti, “è necessario perché altrimenti si perde un treno e non si abita la cultura del tempo”.

Le parole del cardinale Bassetti sulla comunicazione

Ci vuole il fuoco per annunciare il Signore

Dinanzi alla crisi delle vocazioni, qualificata dal Pontefice come una vera “emorragia”, “frutto avvelenato” della cultura del provvisorio, del relativismo e della dittatura del denaro, il cardinale Gualtiero Bassetti rimarca l’urgenza di ritrovare il “fuoco” nell’annunciare la Parola del Signore, una coerenza di testimonianza che potrà far fronte anche “all’inverno demografico” e agli scandali, che pure hanno influito. Nel comunicato conclusivo della 71.esima assise si precisa anche l’indicazione del Pontefice: “una più concreta e generosa condivisione fidei donum tra le diocesi italiane”.

Le parole del cardinale Bassetti sulle vocazioni

Ridisegnare l’assetto delle diocesi

Durante la quattro giorni si è parlato anche delle nuove disposizioni concernenti la concessione di contributi finanziari della CEI per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto; così come dell’accorpamento delle diocesi, nuovamente richiesto da Papa Bergoglio all’apertura dell’Assemblea. “Sarà un processo lungo – ha precisato il cardinale Bassetti – non basta prendere in mano una matita, bisogna tenere conto della storia dell’Italia”, così come della situazione di alcuni territori.

La politica in Italia deve dare prova di maturità

Non poche sono le domande che fanno riferimento al nuovo esecutivo italiano, che dopo mesi di incertezze sembra prendere forma. Negli interventi dei Vescovi stessi, si legge nel comunicato della Cei, “ha preso volto un Paese segnato da pesanti difficoltà”, “frutto della crisi economica decennale, con la mancanza di sicurezza lavorativa e mala-occupazione, e di un clima di smarrimento culturale e morale, che mina la coscienza e l’impegno solidale”. “Saremo coscienza critica”, insiste il presidente della Conferenza episcopale italiana, “come abbiamo sempre fatto”: “siamo disposti a collaborare”, in un contesto democratico ed europeo, senza tuttavia mai perdere di vista le questioni irrinunciabili: “la centralità della persona”, la questione del lavoro, della migrazione. Il porporato torna anche a mettere l’accento su un rinnovato impegno dei cattolici in politica. “Nella società di oggi – chiarisce – è necessario il pensiero dei cattolici”, espresso nella maniera più adeguata e basato su una solida formazione.

Le parole del cardinale Bassetti sulla politica italiana

Con il Vangelo sul passo dei giovani

L’Assemblea generale ha fatto il punto anche sul cammino della Chiesa italiana verso il Sinodo dei vescovi di ottobre dedicato a: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. “Nel confermare la centralità dell’impegno educativo – si legge ancora nel comunicato Cei – i pastori avvertono la responsabilità di testimoniare ai giovani ragioni di vita, coinvolgendoli nell’esperienza cristiana; di curare legami ed affetti, qualificandoli con l’appartenenza ecclesiale; di favorire la crescita e la maturazione dei ragazzi aiutandoli a scoprire la ricchezza del servizio agli altri”.

Una Chiesa in cammino

Sollecitato dalle domande dei giornalisti, che hanno spaziato anche dalla legge sull’aborto alla questione dell’omosessualità, il card. Bassetti parla altresì di “progressività fiscale”, del nuovo “continente digitale” e di un Incontro di riflessione e spiritualità per la pace nel Mediterraneo, condivisa in maniera convinta dall’Assemblea generale. E’ emersa, infatti, “la preoccupazione per tante situazioni di instabilità politica e di criticità dal punto di vista umanitario, a fronte delle quali come Chiesa si avverte l’importanza di porre segni che alimentino la riconciliazione e il dialogo”.
 

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24 maggio 2018, 15:50