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Vescovi di Europa ed Africa a confronto sulla globalizzazione

A Fatima dal 12 al 15 aprile seminario sugli effetti della mondializzazione su giovani, migrazioni, ecologia e comunità ecclesiali dei due continenti

Federico Piana - Città del Vaticano

La crescente globalizzazione quali mutamenti ha provocato nel tessuto delle chiese, delle società e delle culture europee ed africane? La non facile domanda sarà il filo rosso del seminario organizzato a Fatima, in Portogallo, dal 12 al 15 aprile prossimi dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa e dal Simposio delle Conferenze Episcopali d’Africa e Madagascar. Il programma dei lavori,  che si svolgeranno rigorosamente a porte chiuse, prevede tre sessioni nelle quali un vescovo europeo ed uno africano si confronteranno  sugli effetti della mondializzazione su gioventù,  migrazioni, uomo ed ecologia.

I vescovi africani ed europei da tempo uniti per le sfide comuni

“Il confronto dei vescovi dei due continenti sulle sfide future comuni parte da lontano, addirittura dal 2004” racconta mons. Duarte da Cunha, segretario generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa.  “L’obiettivo è condividere le esperienze ed aiutarsi a vicenda, sia nel giudizio sia nelle proposte d’applicare. E tutto ciò ha creato una coscienza comune più forte” aggiunge.

La globalizzazione,  occasione da non sottovalutare

I vescovi africani ed europei hanno scelto la tematica della globalizzazione perché sanno bene come sia un fenomeno sfaccettato:  sta provocando effetti positivi nelle comunità ecclesiali e al contempo generato ed implementato crisi e punti di rottura come prima non si conoscevano.  “Un effetto positivo della globalizzazione – spiega mons. da Cunha – è la collaborazione tra le persone, la facilità con la quale, ad esempio, un prete africano- o un missionario laico- può andare ad aiutare in Europa e viceversa. Molto tempo fa il movimento era unidirezionale: dall’Europa verso l’Africa. Ora non è più così, anzi.  Un male, per contro, è l’esportazione delle cattive ideologie dominanti dall’Europa verso l’Africa. Intendo le idee nuove sulla natura umana,  contro la famiglia, e quelle che sponsorizzano un capitalismo divenuto selvaggio…” .

Incontro a Fatima, sotto lo sguardo di Maria, su invito del patriarca di Lisbona

A voler ospitare il seminario in Portogallo, nel Santuario di Fatima, è stato il presidente della Conferenza Episcopale Portoghese, il cardinale Manuel Clemente, patriarca di Lisbona. Ad aprire i lavori sarà il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa.

Ascolta l’intervista a mons. Duarte da Cunha

 

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11 aprile 2018, 11:30