Corruzione, un problema globale Corruzione, un problema globale 

Corruzione: un pane sporco. Dibattito della diocesi di Locri

Si è svolto questa mattina a Locri, in provincia di Reggio Calabria, il dibattito dal titolo “Il Pane sporco della corruzione”, a cura della diocesi. Presente anche il dicastero della Santa Sede per il Servizio dello sviluppo umano integrale

Salvatore Tropea – Città del Vaticano

La corruzione è un 'pane sporco', proprio come affermato in passato da Papa Francesco, quando si è scagliato contro gli “amministratori corrotti devoti della dea tangente”. Su questo tema si è svolto oggi un dibattitto presso l’auditorium del Centro pastorale della diocesi di Locri-Gerace. Durante l’evento è stato anche presentato il libro “Pane Sporco. Combattere la corruzione e la mafia con la cultura”, edito da Rizzoli e scritto dal filosofo Vittorio V. Alberti, con la prefazione di Giuseppe Pignatone, procuratore capo di Roma, e la postfazione di don Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera.

La corruzione produce mafia

È stato scelto questo tema, come spiega mons. Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, perché “è un tema che sta a cuore a Papa Francesco e interessa tutti, in particolare questo territorio perché la corruzione produce mafia e la mafia va a braccetto con la corruzione”. Secondo il vescovo di Locri il messaggio che si è voluto mandare è “che l’onestà paga, ma allo stesso tempo esige dei sacrifici e dei no, soprattutto dei rifiuti alle tangenti o alle raccomandazioni”.

Il ruolo della Chiesa

La Chiesa, soprattutto a livello locale, può e deve fare molto. “In primis – afferma mons. Oliva – deve essa stessa fuggire dalla corruzione e soprattutto educare all’onestà, poiché questa forma di criminalità è un peccato contro la dignità dell’uomo”. Il convegno di questa mattina rientra inoltre nel percorso della formazione socio-politica della diocesi, che ha come tema la “Laudato Si’” e la cura del creato. “Questi temi – precisa il vescovo – ci aiutano ad approfondire e informare le persone sugli aspetti negativi della società corrotta”.

La cultura come anti-corruzione

È necessario, secondo mons. Francesco Oliva, recuperare la consapevolezza di avere una cultura fatti di valori alti. “Quella cultura – sottolinea – che aiuta soprattutto i giovani a capire le conseguenze negative che ha un sistema corrotto”. I giovani, infatti, troppo spesso “respirano la corruzione e ne sono condizionati negativamente”. Il vescovo di Locri cita poi il libro del cardinale Peter Turkson, scritto a quattro mani proprio con Vittorio Alberti, dal titolo “Corrosione”. “Penso – afferma mons. Oliva – che come dice anche il Papa, la corruzione non fa altro che corrodere la società e ucciderla”.

Il convegno

Durante il dibattitto di questa mattina è stato inoltre proiettato un video-messaggio di Papa Francesco contro la corruzione, realizzato in partnership tra il dicastero della Santa Sede per il Servizio dello sviluppo umano integrale e la Rete mondiale di preghiera del Papa. Sono intervenuti, inoltre, l’autore del libro Vittorio Alberti, mons. Silvano Maria Tomasi del dicastero per il Servizio dello viluppo umano integrale, il procuratore di Locri, Luigi D’Alessio, il presidente del Tribunale, Rodolfo Palermo, e il prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari.

Ascolta l'intervista a mons. Francesco Oliva

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28 aprile 2018, 14:22