La "questione sociale è questione morale”: Convegno al Camillianum

Tra i relatori mons. Dal Covolo: bisogna ricostruire il patto educativo tra famiglia e istituzioni

Michele Raviart – Città del Vaticano

Dall’enciclica Popolorum progressio del Beato Paolo VI e dalla sua analisi sul mondo malato a causa della “mancanza di fraternità tra gli uomini e tra i popoli” prende ispirazione il convegno organizzato dall’istituto Camillianum sul tema del bene comune, inteso tanto come valore sociale quanto come valore spirituale. “La questione sociale è questione morale”, questo il titolo dell’evento, che da oggi fino al 13 aprile dibatterà sul tema in un approccio multidisciplinare.

Il bene comune è un bene relazionale

“Il concetto di bene comune sta ritornando come istanza. Ci sentiamo inariditi nelle strette dell’individualismo e di una democrazia che a volte è più formale e procedurale che rivolta al bene comune”, spiega la professoressa Palma Sgreccia, preside del Camillianum.“Ci sono dei beni materiali come l’acqua, beni istituzionali come la sanità e l’istruzione. E ci sono dei beni in cui è più evidente l’apporto spirituale e relazionale, come la cultura”, continua la prof. Sgreccia. “Il bene comune non è semplicemente una risorsa materiale che cura un bisogno, ma è un valore in cui è fondamentale l’aspetto relazionale. Sono le relazioni che vanno a costruire il bene.  Non è un approccio utopistico, si deve partire da valori che tutti riconosciamo come l’uguaglianza e la dignità”

Il ruolo della formazione politica

In un mondo in cui l’1% della popolazione detiene la stessa ricchezza del resto del mondo, cruciale è il ruolo di formazione, dalla famiglia ad attori istituzionalizzati come le università. Spiega mons. Enrico Dal Covolo, Rettore della Pontificia Università Lateranense che l’obiettivo è quello di creare una società più inclusiva, a partire dalla formazione politica. “Ciò che maggiormente preoccupa è la disaffezione dei giovani alla politica, anche se ci sono degli elementi oggettivi che giustificano questo comportamento”, continua mons. Dal Covolo, “ma se non ci impegniamo a recuperare i giovani nella dimensione politica, non credo si possano fare dei passi avanti seri. Troppo poche sono le scuole di formazione politica, e anche come Chiesa italiana, forse dovremmo fare di più”.

Gli altri interventi in programma

Tra gli altri interventi in programma: “la questione sociale nel magistero di Papa Francesco” di padre Alejandro Crostwaite e quello, previsto per mercoledì, di mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia della Vita su “la storia della povertà”.

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09 aprile 2018, 16:06