Guardare con occhi nuovi i conflitti interpersonali: è l'obiettivo dei Laboratori di mediazione Guardare con occhi nuovi i conflitti interpersonali: è l'obiettivo dei Laboratori di mediazione 

Imparare a gestire i conflitti: al via corsi alla Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale

Sentire l'altro come se stessi: è l'esperienza proposta dai Laboratori di mediazione dei conflitti, che si terranno a Napoli per iniziativa della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale a partire dal 23-24 febbraio per poi proseguire in altre date fino a maggio.

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Il padre gesuita Emanuele Iula, segretario e docente della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale - Sezione San Luigi,  si è fatto promotore di un’iniziativa quanto mai opportuna oggi: quella dei Laboratori di mediazione dei conflitti. Viviamo in un tempo altamente conflittuale non solo a livello mondiale, ma nei rapporti quotidiani tra le persone, in famiglia, al lavoro e nelle città anche per la convivenza di realtà culturali, linguistiche, religiose diverse, percepite spesso come un problema piuttosto che una varietà che arricchisce.

12 ore per cominciare a capire come gestire i conflitti

Per tutte queste ragioni nasce la serie di Laboratori di mediazione che la Pontificia Università di Napoli propone ad un massimo di 15 iscritti alla volta, aprendosi a chiunque voglia approfondire, nell’arco di una giornata e mezza, il tema della conflittualità e i modi per viverla in maniera positiva e feconda.
“L’iniziativa – spiega padre Iula alla guida dei Laboratori – vuol mettere le basi per entrare in un rapporto costruttivo con la sofferenza, propria e degli altri, dando la possibilità di mettere letteralmente ‘ in scena’ i conflitti che la generano, in modo da riconoscerli e viverli meglio”.

Evangelizzare la conflittualità per interromperne gli effetti 

L’obiettivo non è la formazione di figure professionali capaci di mediazione  – precisa padre  Iula - ma  partendo dall’ascolto di se stessi e della propria esperienza, non è escluso che poi qualcuno desideri mettersi a disposizione per questo servizio nell’ambito di una parrocchia, una comunità, un’associazione dove non di rado si sperimentano conflitti interpersonali. E racconta la sua convinzione che come è necessaria" l'evangelizzazione delle intelligenze, così va evangelizzata la conflittualità con una 'parola' che ne interrompa la catena che è mortifera" per la vita di ciascuno di noi. 

Papa Francesco sui conflitti: solo in Paradiso non ci saranno

E di conflitti anche Papa Francesco parla spesso invitando a non cercare nelle realtà ecclesiali o nella propria vita ‘la perfezione’,  ma invitando a guardare con coraggio le situazioni così come sono per poi migliorarle.
Durante l’udienza generale del 24 gennaio scorso, ad esempio, il Papa ha affermato: “Sempre ci sono conflitti anche a casa: sempre ci sono, ma trattare i conflitti male è peggio ancora”, e ha esortato a “non nascondere i conflitti sotto il letto” e a risolverli "col dialogo”.  Anche ai ragazzi del Movimento Eucaristico Giovanile, in Aula Paolo VI il 7 agosto 2015, Francesco ne aveva parlato invitandoli a “non avere paura delle tensioni”, perchè fanno crescere e spiegando che nella vita esistono: la società e la famiglia senza tensioni sarebbero “un cimitero”, aveva detto, e “soltanto in Paradiso non ce ne saranno”.

Ascolta l'intervista al padre Emanuele Iula

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02 febbraio 2018, 11:00