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Il segretario generale della Nato Stoltenberg a Roma Il segretario generale della Nato Stoltenberg a Roma

Guerra in Ucraina, Nato: Kyiv non chiede truppe ma sostegno

"Le difficoltà del Paese dipendono anche dai nostri ritardi", ha dichiarato il segretario generale Jens Stoltenberg prima di lasciare Roma dove ha avuto un colloquio con il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Non soldati da dispiegare sul terreno, ma supporto dagli alleati: questo è quanto occorre all’Ucraina in questo momento secondo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, intervistato ieri, 8 maggio, a Roma, dove si trovava per un colloquio con il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. Nell'intervista Stoltenberg ha precisato anche che le difficoltà di Kyiv spesso dipendono “dai nostri ritardi”; poi gli elogi all’Italia definita “un alleato chiave”.

Ue: allo studio nuove sanzioni alla Russia

In tutta Europa, intanto, si discute delle parole del presidente francese Emmanuel Macron che non ha escluso l’ipotesi dell’invio di truppe al fronte, mentre l’Unione Europea sta preparando un pacchetto di nuove sanzioni alla Russia definito “sostanzioso”. Secondo fonti diplomatiche, il pacchetto riguarderebbe il settore energetico, la Bielorussia e la flotta ombra. Dai social, inoltre, la presidente della Commissione Ue, Ursula von del Leyen, ha commentato positivamente l’accordo politico sull’utilizzo dei proventi delle attività russe immobilizzate in favore dell’Ucraina: “Non potrebbe esserci simbolo più forte”, ha scritto.

Erdogan: senza accordo con Russia mai pace

Ad Ankara il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha incontrato il segretario di Stato e capo dell’Ufficio per la Sicurezza nazionale della Polonia, Jacek Siewiera, e il consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente della Romania, Ion Oprişor, con i quali ha parlato della guerra in Ucraina: “Iniziative di pace in cui non viene inclusa la Russia – ha detto – hanno poche possibilità di successo”. Erdogan ha inoltre affermato che dovrebbe essere aperta una porta per consentire una via d’uscita onorevole a entrambe le parti.

Ancora vittime sul terreno da entrambe le parti

Infine, sul terreno: questa notte la città russa di Belgorod, non lontana dal confine con l’Ucraina, è stata colpita da attacchi aerei in cui sono rimaste uccise almeno 8 persone, sette adulti e un bambino. Gli attacchi sarebbero una risposta ai quotidiani bombardamenti di Mosca sulle città ucraine. Kyiv, invece, ha fatto sapere di aver abbattuto 17 droni sui 20 lanciati dai russi sulla città di Odessa. Due persone, infine, sono state uccise e altre due sono rimaste ferite in seguito ad un attacco lanciato oggi dalle forze russe sulla città Nikopol, nell'Ucraina orientale.

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09 maggio 2024, 08:30