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San Pacifico da San Severino, sacerdote francescano

Pacifico

Nato a san Severino marche il 1° marzo 1653, all’età di 17 anni, al termine degli studi abbracciò la vita religiosa tra i Frati minori, presso il santuario di Forano. Completò gli studi di filosofia e teologia e il 4 giugno 1678 fu ordinato sacerdote. Dopo un primo periodo di insegnamento nel convento di Montalboddo, dove esercitò pure il servizio di predicatore, dovette fermarsi per motivi di salute. Nel 1684 fu quindi trasferito ad Urbino e due anni dopo, nel 1686, nominato vicario del convento di san Severino Marche; alternerà quindi la sua presenza e il suo servizio tra il convento di san Severino e quello di Forano. Solo nel 1705 risiederà definitivamente a san Severino Marche dove, a causa delle precarie condizioni di salute, non potrà far nulla: sordo, quasi cieco e con una gamba malata. L’11 giugno 1721 il vescovo Alessandro Calvi gli fece visita e si sentì apostrofare da Pacifico: “Monsignore! Al paradiso! Al Paradiso!”. La sera stessa il vescovo s’ammalò e morirà il 25 luglio. Intanto il 5 settembre 1721 la gamba guarirà ma forti febbri lo costrinsero a restare a letto. Morirà all’età di sessantotto anni, il 24 settembre 1721.

La sua è stata una vita contrassegnata da intensa spiritualità: si accostava quotidianamente alla confessione, la celebrazione della santa messa durava anche alcune ore in quanto accompagnate da frequenti estasi, motivo per cui i confratelli non credevano e lo umiliavano.

Molta fu la gente a partecipare al suo funerale; al termine della celebrazione, il suo corpo fu sepolto in una tomba comune, senza cassa. Però molti furono i miracoli a lui attribuiti, tanto che nel 1725 la salma fu esumata e deposta in una cassa di legno che fu messa in un altare laterale della chiesa adiacente al convento. Pio VI lo dichiarò beato nel 1786 e nel 1839 Gregorio XVI lo proclamò santo.