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San Germano, vescovo di Parigi

San Germano San Germano  (© BAV, Vat. lat. 3767, f. 57v)

Germano

Le notizie su san Germano sono poche e frammentate. La biografia, alquanto pomposa, è stata scritta dall’amico Fortunato di Poitiers. Per quanto concerne invece la fondazione dell’abbazia di san Germano (Parigi) non si sa pressoché nulla in quanto i documenti sono scomparsi a causa delle invasioni normanne, alla fine del IX secolo.

Sappiamo che Germano è nato ad Autun verso la fine del V secolo, da famiglia benestante, dato che ebbe modo di studiare ad Avallon. Per quindici anni abitò presso un parente nei pressi di Laizy o Lucey.

Richiamato da Agrippino, vescovo di Autun, è ordinato diacono e quindi sacerdote. Ad Agrippino succede Nettario, il quale gli affida la direzione del monastero di san Sinforiano, che Germano risolleva e vi cerca nello stesso tempo i primi elementi per la sua fondazione a Parigi.

Vescovo

Nel 556, il re Chilperico presso il quale si trova Germano, ne apprezza sapienza e capacità e lo indica come nuovo vescovo. Agirà come consigliere presso il principe e i suoi successori Clotario e Cariberto. Ebbe così modo di conoscere la moglie di Clotario, santa Redegonda e nel 561 a Poitiers, vide benedire la prima badessa di Santa Croce. E’ in questo periodo, infine, che conoscerà il poeta Fortunato, che alla morte ne curerà la biografia.

Germano partecipa anche al concilio di Tours nel 567, ai Concili di Parigi – tra cui quello del 573 e la consacrazione del vescovo Felice di Bourges nel 570.

Germano muore il 28 maggio 576 e viene sepolto nella cappella di san Sinforiano vicino alla chiesa abbaziale. Narrano le cronache che nel 754, alla presenza del giovane Carlo Magno, mentre la salma veniva traslata, vi furono molti miracoli. Da questo momento il monastero e la chiesa onorano il quartiere di san Germano, diventando importante centro spirituale benedettino soprattutto tra il XVII e XVIII secolo.