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Sant'Isidoro, agricoltore

Isidoro

Patrono di Madrid, nasce tra il 1070/1080, in una povera famiglia. Proprio a causa della povertà si dedicò fin da bambino al lavoro nei campi, dopo aver partecipato alla santa messa. Rimasto orfano, andò a lavorare presso un ricco possidente di nome Vera, al quale si legò subito. Durante la guerra e la presa di Madrid, dovette scappare insieme a tanti altri e si recò a Torrelaguna, dove sposò Maria. Anche qui trovò facilmente dove lavorare e, come presso Vera, anche qui suscitò non poco l’invidia degli altri operai, i quali lo accusavano di dedicarsi alle pratiche di pietà anziché lavorare. Il padrone dette retta agli operai e caricò di maggiore lavoro Isidoro, affidandogli anche un campo. Ma a fine raccolto, Dio ricompensò la pazienza di Isidoro, che mai inveì contro gli altri operai, e portò al padrone molto più frutto degli altri.

Madrid

Tornato a Madrid, si mise a lavorare per Giovanni di Vargas, che ad un certo punto lo nominò suo fiduciario nella gestione di tutti i suoi possedimenti. Anche qui però lo raggiunsero le accuse da parte degli altri operai; il Vargas volle di persona verificare le dicerie sul suo conto e, giunto di nascosto in campagna, s’accorse che mentre lui era intento a pregare, gli angeli aravano per conto suo. Ciò portò il Vargas non solo ad ammirare Isidoro, ma pure a venerarlo e indicarlo come modello nelle pratiche di pietà e nell’obbediente e diligente adempimento dei lavori a lui affidati. 

Isidoro morì nel 1130 e nel 1170 fu trasferito nella chiesa di sant’Andrea dov’era stato battezzato. È stato canonizzato il 12 marzo 1622. Oggi è sepolto nella chiesa Cattedrale di Madrid, accanto alla moglie Maria, beatificata l’11 agosto 1697.