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San Mattia, apostolo

San Mattia San Mattia  (© Musei Vaticani)

L’ Apostolo

Mattia, dono di Dio. Non appartiene al gruppo dei primi Dodici discepoli di Gesù. Egli prese il posto di Giuda, il discepolo traditore, dopo il giorno dell’Ascensione del Signore: “Ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi…Pietro si alzò e disse: … “Bisogna che, tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo nel quale il Signore Gesù ha vissuto fra noi, cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione". Ne proposero due: Giuseppe, detto Barsabba, soprannominato Giusto, e Mattia. Poi pregarono dicendo: "Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostra quale di questi due tu hai scelto per prendere il posto in questo ministero e apostolato, che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto che gli spettava". Tirarono a sorte fra loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli” (At 1,12-26).

Il testo degli Atti ci suggerisce i tratti che devono contraddistinguere gli Apostoli: la fedeltà nel discepolato, aver quindi seguito Gesù fin dall’inizio; l’incontro con il Risorto, per testimoniare la sua risurrezione non per sentito dire ma per averla constatata di persona; il mandato, essere scelto da Dio e “inviato” per essere “testimone della Risurrezione”.

Mattia

Altro non sappiamo di san Mattia. Eusebio di Cesarea, nella sua Storia Ecclesiastica, lo considera inizialmente tra i 72 discepoli del Signore (cfr Lc 10,1-24). Scrive san Giovanni Crisostomo nelle “Omelie sugli Atti degli Apostoli”, dopo aver commentato l’agire di Pietro nell’aver saputo coinvolgere gli altri nella scelta di individuare i candidati: “Pregarono insieme dicendo: “Tu che conosci il cuore di tutti, mostraci…”. Tu, non noi. Molto giustamente lo invocano come colui che conosce i cuori: da lui, infatti, dev’essere fatta l’elezione, non da altri. Pregavano con tanta confidenza, perché era proprio necessario che uno fosse eletto. Non chiesero: Scegli, ma “Mostraci quale di questi hai designato”, ben sapendo che tutto è già stabilito da Dio. “Gettarono le sorti su di loro”, non ritenendosi degni di fare essi stessi l’elezione, per questo desiderarono essere guidati da un segno”.

Clemente Alessandrino riporta alcuni detti attribuiti a san Mattia: “Ammira le cose presenti, nel senso che esse rivelano la grandezza di Dio”; “Combattere contro la carne e maltrattarla, non accordandole alcun piacere lecito è allevare l’anima nella fede e nella conoscenza”. 

Martirio

Non si hanno dati certi sulla sua vita. C’è chi ritiene che sia morto di morte naturale; qualche studioso ritiene che predicò e subì il martirio in Etiopia e chi predicò in Palestina agli Ebrei, i quali lo lapidarono. Le reliquie si conservano in santa Maria Maggiore in Roma e nella Cattedrale di Treviri.