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Francesco ai cristiani: non restate al balcone a guardare la sofferenza di Cristo Francesco ai cristiani: non restate al balcone a guardare la sofferenza di Cristo

Il Papa: i cristiani siano testimoni del bene e della fraternità

In un messaggio indirizzato alla Confraternità di Gesù Nazareno di Sonsonate, in occasione del 420mo anniversario di fondazione, Francesco chiama i fedeli a rendere servizio a Dio con la propria vita e a non restare a "guardare dal balcone" il suo sacrificio per l'umanità

Vatican News

I cristiani seguano Dio, lo portino sulle proprie spalle, “consolandolo nella piaga aperta” dei fratelli che soffrono. Francesco chiede con queste parole ai fedeli, in un messaggio in occasione del 420mo anniversario della Confraternita di Gesù Nazareno di Sonsonate, di rendere gloria al Signore facendo del proprio “servizio una lode, nel lavoro quotidiano, in famiglia, nell’impegno per creare una società più fraterna, in sostanza, nella testimonianza di bene che tutti possiamo dare, indipendentemente dalla vocazione a cui siamo stati chiamati”.

Il cammino di Dio accanto ai cristiani

Nel testo, indirizzato a monsignor Costantino Barrera, vescovo di Sonsonate, il Papa parla dell’attesa di vedere “apparire l’immagine di Gesù Nazareno”, che non è una “una bella statua” né “un’opera preziosa”, ma che devia il suo cammino “per entrare nel nostro quartiere, attraversare la nostra strada e fermarsi alla porta delle nostre case”, per permettere ai fedeli di “contemplare il volto divino e sentire i suoi piedi camminare” al proprio fianco.

I fedeli non restino a guardare dal balcone

L’invito del Papa ai cristiani tutti è di dire sempre al Signore l’amore che si prova per lui, nonostante la propria “indegnità” e nonostante le “continue ingratitudini”. Sarebbe triste, è la rivelazione di Francesco, “se ogni Venerdì Santo i nostri cuori rimanessero semplicemente a guardare dal balcone una curiosa scena, senza prostrarsi al passaggio di Gesù” e sarebbe un peccato se i fedeli non capissero che è restando “aggrappati alla sua Croce” che è possibile camminare con Lui, se non percepissero che “è Lui che porta questo giogo affinché noi possiamo trovare il nostro riposo”.

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28 marzo 2024, 10:56