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Papa Francesco all'Angelus (foto d'archivio) Papa Francesco all'Angelus (foto d'archivio)  (Vatican Media)

Il Papa: coltivare sguardi aperti e diventare "cercatori della luce" di Gesù

All’Angelus Francesco di fronte a circa 20 mila fedeli esorta a tenere sempre gli occhi fissi sul volto luminoso di Cristo nei sentieri della vita e a cercare la sua luce nella preghiera e nelle persone: "Ecco un buon proposito per la Quaresima"

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

“Coltivare sguardi aperti, diventare cercatori della luce di Gesù nella preghiera e nelle persone”. All’Angelus commentando il Vangelo odierno della Trasfigurazione il Papa, che ieri a motivo di una lieve influenza aveva annullato le udienze previste, si affaccia dalla finestra del Palazzo Apostolico e rivolge questa esortazione ai circa 20mila fedeli, secondo i dati diffusi dalla Gendarmeria Vaticana, radunati in un'assolata Piazza San Pietro. 

Il Papa all'Angelus
Il Papa all'Angelus

Occhi fissi sulla meta

Il Pontefice ricorre ad un’immagine dell’antico mondo rurale: come i contadini in passato arando i campi tenevano gli occhi fissi sulla meta e tracciavano solchi diritti, così i cristiani nel cammino della vita sono chiamati a tenere sempre davanti agli occhi il volto luminoso di Gesù, “a non staccare mai gli occhi dalla sua luce”, “specialmente nei momenti di prova”.  Una luce quella di Gesù anticipata prima della sua manifestazione sul monte, dalle “scintille” della sua predicazione, del perdono dei peccati, delle guarigioni e degli altri segni da lui operati sotto gli occhi dei discepoli.

Apriamoci alla luce di Gesù! Lui è amore e vita senza fine. Lungo i sentieri dell’esistenza, a volte tortuosi, cerchiamo il suo volto, pieno di misericordia, di fedeltà, di speranza.

Alcuni fedeli presenti in Piazza San Pietro
Alcuni fedeli presenti in Piazza San Pietro

La preghiera, i Sacramenti e lo sguardo del prossimo

Francesco suggerisce due tipi di aiuto in questa ricerca della luce: il primo deriva dalla preghiera, dall’ascolto della Parola, dai Sacramenti, specialmente Confessione ed Eucarestia. Il secondo invece ci rimanda alla prossimità con i fratelli.

Alcuni fedeli presenti in Piazza San Pietro
Alcuni fedeli presenti in Piazza San Pietro

Cercatori di luce

A tutti il Pontefice rivolge l’invito ad un esame di coscienza finalizzato a tenere fisso lo sguardo su Gesù e a guardarci a vicenda con fiducia e amore:

Nel mio cammino, tengo gli occhi fissi su Cristo che mi accompagna? E per farlo, do spazio al silenzio, alla preghiera, all’adorazione? Infine, vado in cerca di ogni piccolo raggio della luce di Gesù, che si riflette in me e in ogni fratello e sorella che incontro? E mi ricordo di ringraziarlo per questo?

Guarda il video dell'Angelus con Papa Francesco

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25 febbraio 2024, 12:10

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

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