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La fuga dei residenti del Nagorno-Karabakh in Armenia La fuga dei residenti del Nagorno-Karabakh in Armenia  (AFP or licensors)

Appello di Francesco per gli sfollati armeni e per il dialogo in Nagorno-Karabakh

Le oltre centomila persone fuggite dalla regione del Caucaso verso l'Armenia sono al centro del pensiero del Pontefice dopo la recita dell'Angelus. Una preghiera anche per le vittime dell'incidente di Stepanakert, per la pace in Ucraina, per le missioni e per l'imminente Sinodo. Il 15 ottobre annunciata la pubblicazione di un'esortazione apostolica sul messaggio di Santa Teresa del Bambino Gesù

Michele Raviart – Città del Vaticano

La tragedia umanitaria in corso in Nagorno-Karabakh, dove oltre 100 mila armeni sono stati costretti a fuggire in Armenia a causa della guerra, è al centro dei pensieri di Papa Francesco, dopo la preghiera dell’Angelus.“Seguo in questi giorni la drammatica situazione degli sfollati nel Nagorno-Karabakn”, ha affermato il Pontefice, rinnovando il suo appello al dialogo tra Azerbaigian e l'Armenia “e auspicando che i colloqui tra le parti con il sostegno comunità internazionale favoriscano un accordo duraturo che ponga fine alla crisi umanitaria".

Oggi l'arrivo della missione dell'Onu

Secondo la Croce rossa e la Mezzaluna Rossa sono infatti necessari circa 22 milioni di dollari per aiutare le persone in fuga e e proprio in queste ore una missione delle Nazioni Unite è arrivata nella regione per valutare i bisogni umanitari della popolazione, come riferito da un portavoce della presidenza azera. Si tratta della prima volta in 30 anni che la massima istituzione internazionale riesce ad ottenere l’accesso nella regione.

Una preghiera per la pace nella martoriata Ucraina

Francesco ha poi assicurato le sue preghiere alle vittime dell’esplosione del deposito di carburante che lunedì scorso ha causato la morte di 170 perone vicino alla città di Stepanakert, la città principale della regione. Una preghiera è andata anche per la pace “nella martoriata Ucraina e in tutte le terre ferite dalla guerra”.

Ottobre, mese del Rosario e delle missioni

Oggi, all’inizio del mese, il Papa ha ricordato che ottobre è il mese del Rosario e delle missioni. “Esorto tutti a sperimentare la bellezza della preghiera del Rosario”, ha detto, “contemplando con Maria i misteri di Cristo e invocando la sua intercessione per le necessità della Chiesa e del mondo”. Oggetto delle preghiere di Francesco anche l’evangelizzazione dei popoli e il Sinodo dei Vescovi, “che in questo mese vivrà la prima Assemblea sul tema della sinodalità della Chiesa” .

Il 15 ottobre l'esortazione apostolica su Santa Teresina

Dopo aver sottolieneato la beatificazione ieri a Piacenza di don Giuseppe Beotti, ucciso in odio alla fede nel 1944, “pastore secondo il cuore di Cristo” e che “non esitò ad offrire la propria vita per proteggere il gregge a lui affidato”, Francesco ha ricordato Santa Teresa del Bambino Gesù, “Santa Teresina”, che si celebra oggi. Alla “santa della fiducia” e al suo messaggio il Pontefice dedicherà un’esortazione apostolica che sarà pubblicata il prossimo 15 ottobre.

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01 ottobre 2023, 12:36