Le voci dei poveri che hanno abbracciato il Papa a Palazzo Migliori
Benedetta Capelli - Città del Vaticano
Occhi lucidi, la voglia di mettere le proprie mani in quelle del Papa, l'immancabile selfie. Sono alcune istantee del Venerdì della Misericordia vissuto con emozione dai poveri che hanno atteso Francesco all'interno di Palazzo Migliori, il nuovo Centro di accoglienza diurno e notturno inaugurato oggi. Una visita seguita a quella al Presidio Sanitario, allestito in Piazza San Pietro. L'ennesima carezza del Pontefice ai preferiti di Dio.
"Grazie mille Papa Francesco"
“Grazie Papa perché sei buono con noi” dice Elena 75 anni, romena, che dopo aver perso la sua roulotte in un incendio sarà tra i primi ospiti di questa nuova e grande casa. Oggi ha parlato con Francesco e ha avuto la gioia di sedersi accanto lui per l’abbondante merenda preparata dall’Elemosineria Apostolica per questa inaugurazione.
La zuppa pontificia
“Siamo stati ordinati per il servizio della Chiesa e perciò facciamo il servizio alla Chiesa; fare servizio agli ultimi ci edifica come persone”: afferma Massimo uno dei diaconi che nella grande e attrezzata cucina di Palazzo Migliori insieme ad altri diaconi permanenti della diocesi di Roma e ad alcuni volontari della Comunità di Sant’Egidio preparerà anche i pasti caldi che già da diversi anni, alla sera, vengono distribuiti ai poveri nelle maggiori stazioni ferroviarie della città: Termini, Tiburtina e Ostiense.
Il Papa ha voluto sapere di me
Alessandro, è tra i muratori volontari che ha contribuito insieme ad una ditta specializzata a ristrutturare Palazzo Migliori e rendere le stanze idonee per l’accoglienza. Sono felice di aver incontrato Papa Francesco non mi ricapiterà mai più dice ai nostri microfoni.
Noi diaconi per servire
Cataldo è un diacono che da tempo aiuta l'Elemosineria Apostolica. A Vatican News racconta di essere felice per questa nuova iniziativa di Papa Francesco volta ad aiutare chi ha bisogno. Sottolinea l'importanza di mettersi a servizio degli ultimi; un servizio che riempe la vita.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui