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Il Papa all'Udienza generale Il Papa all'Udienza generale 

Papa a udienza: andare a Messa per vivere di più come cristiani

Con la catechesi di oggi in Piazza San Pietro, dedicata ai riti di conclusione della Messa, si conclude il ciclo di catechesi dedicate all’Eucaristia, iniziato l’8 novembre scorso. Durante l’udienza generale, Papa Francesco fa gli auguri di Buona Pasqua a Benedetto XVI

Debora Donnini-Città del Vaticano

“Imparare a diventare uomini e donne eucaristici”, per questo “celebriamo l’Eucaristia”. Nell’ultima catechesi dell’udienza generale dedicata alla Messa, il Papa riassume così il senso della Celebrazione eucaristica. Tanta la gente in Piazza San Pietro, che ha sfidato la pioggia per ascoltare il Papa. Francesco, prima di tutto, ricorda che tutta la Settimana si festeggia la Pasqua:

Gli auguri a Benedetto XVI

Anche, io vorrei che dessimo la Buona Pasqua, perché è stato vescovo di Roma, all’amato Papa Benedetto che ci segue per la televisione. A Papa Benedetto, tutti diamo la Buona Pasqua: Buona Pasqua!

Con l'Eucaristia Gesù entra in noi

Diventare uomini “eucaristici”, spiega Francesco entrando nel vivo della catechesi, significa lasciare agire il Signore nelle nostre opere, cioè che i suoi pensieri, i suoi sentimenti, le sue scelte diventino le nostre. Pertanto “nella misura in cui mortifichiamo il nostro egoismo”, cioè facciamo morire ciò che si oppone all’amore di Gesù, “si crea dentro di noi un maggiore spazio per la potenza del suo Spirito”. Attraverso l’Eucarestia il Signore Gesù entra in noi. Quindi, ricorda che non si va a Messa "per fare un compito settimanale" o solo una memoria:  "i cristiani - sottolinea - vanno a Messa per partecipare alla Passione e Risurrezione del Signore e poi vivere più come cristiani".  Un concetto che riprende anche nei saluti ai pellegrini di lingua araba: 

E’ vero: l’Eucaristia fa la Chiesa e quando la Chiesa celebra l’Eucaristia, fa la santità nostra. 

Uscire dalla Messa meglio di come si è entrati

L’obiettivo è quindi quello di portare la benedizione di Dio “nelle attività quotidiane, nelle nostre case, negli ambienti di lavoro, tra le occupazioni della città terrena”. Se invece, si esce chiacchierando, con la lingua lunga verso gli altri, “la Messa non è entrata nel mio cuore”, sottolinea Francesco perché “ogni volta che esco dalla Messa, devo uscire meglio di come sono entrato, con più vita, con più forza, con più voglia di dare testimonianza cristiana”.

Lasciarsi allargare l'anima

E’ nel segno della Trinità che la Messa inizia e si conclude e la presenza reale di Cristo nel Pane consacrato non termina con la Messa. L’Eucaristia viene infatti custodita nel tabernacolo per la Comunione ai malati e l’adorazione. I frutti della Messa, quindi, “sono destinati a maturare nella vita di ogni giorno” perché l’Eucaristia ci “separa dal peccato” .

I cristiani sono uomini e donne che si lasciano allargare l’anima con la forza dello Spirito Santo, dopo aver ricevuto il Corpo e il Sangue di Cristo. Lasciatevi allargare l’anima … non queste anime così strette e chiuse, piccole, egoiste … no! Anime larghe, anime grandi, con grandi orizzonti …

Il regolare accostarsi al Convito eucaristico fortifica, poi, il legame con la comunità cristiana e spinge anche ad un impegno nei confronti dei poveri perché educa a passare dalle carne di Cristo alla carne dei fratelli. In conclusione, l’augurio che la vita sia sempre fiorita “con i fiori della speranza, della fede, delle opere buone”. E per fare questo, la forza si trova proprio nell’Eucaristia, nell’unione con Gesù.

Ascolta il servizio con la voce del Papa:

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04 aprile 2018, 10:36