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Via Crucis foto d'archivio Via Crucis foto d'archivio 

Centomila partecipanti alla “Via Crucis Estrema”. Il Messaggio del Papa

Il Messaggio del Papa, a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, all'arcivescovo di Cracovia, Mons. Marek Jędraszewski per la “Via Crucis Estrema”, l'evento che ha coinvolto circa 100mila partecipanti, ieri, in diverse parti del mondo

Isabella Piro – Città del Vaticano

Camminare per 40 km di notte, in silenzio, contando solo su se stessi e sulla forza della preghiera e del raccoglimento spirituale: è questa la “Via Crucis Estrema” che si è svolta ieri, 23 marzo, in molte parti del mondo. L’evento è stato organizzato dall’Arcidiocesi di Cracovia, in Polonia. Circa 100mila i partecipanti, ai quali è giunta la benedizione di Papa Francesco.

Cercare la verità e l'Amore 

“La fatica di un percorso in solitudine, in silenzio, al freddo – si legge in un messaggio a firma del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, inviato all’arcivescovo di Cracovia, Mons. Marek Jędraszewski – insieme all’Eucaristia e alla meditazione della Passione del Signore sono elementi che possono sembrare estremi ai nostri contemporanei, ma che invece sono molto utili per coloro che cercano il vero amore e la verità”.

No a ipocrisie e cultura dell'effimero 

“Il desiderio di vivere la vita in pienezza, con passione ed entusiasmo – prosegue il messaggio – richiede di abbandonare ogni ipocrisia e la cultura dell’effimero, in favore di una rinascita, anche a costo di disagi e sofferenze”. D’altronde, come ha detto Papa Francesco all’udienza generale del 15 novembre 2017, il desiderio di rinascere, la gioia di ricominciare “è una domanda fondamentale della nostra fede. Noi abbiamo questo desiderio? (…) Infatti si può perderlo facilmente perché, a causa di tante attività, di tanti progetti da mettere in atto, alla fine ci rimane poco tempo e perdiamo di vista quello che è fondamentale: la nostra vita del cuore, la nostra vita spirituale, la nostra vita che è incontro con il Signore nella preghiera”.

Aprirsi alla pace 

Unendosi, quindi, spiritualmente agli organizzatori ed ai partecipanti alla “Via Crucis Estrema”, il Pontefice incoraggia tutti ad avere fiducia in se stessi, nella famiglia, negli amici di Cristo, “per aprirsi alla pace ed al potere del Risorto”. Infine, il Papa imparte la sua benedizione apostolica a tutti coloro si pongono nella sequela di Cristo, “uniti in preghiera”.

Oltre 350 le città coinvolte 

Nata nel 2009 e giunta ormai alla 10.ma edizione, la “Via Crucis Estrema” (VCE) si deve all’intuizione di Padre Jacek Stryczek, responsabile della Pastorale Universitaria di Cracovia. L’iniziativa voleva essere un modo di combinare il Vangelo con la vita moderna da parte di persone che desideravano unire la vita religiosa, familiare e lavorativa. L’allora Arcivescovo di Cracovia, Card. Stanislaw Dziwisz, diede grande impulso all’idea, così come il Nunzio Apostolico dell’epoca, Mons. Celestino Migliore. L’edizione 2018 della VCE ha visto coinvolti ben 25 Paesi (tra cui Canada, Stati Uniti, Spagna, Germania, Australia e Ucraina) e più di 350 città, inclusa Gerusalemme, per un totale di oltre 700 strade percorse.

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24 marzo 2018, 16:12