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L'edificio che ospita Casa Arca degli Esposti, inaugurato a Roma per accogliere e donare speranza ai senza dimora (foto Daniele Lazzaretto) L'edificio che ospita Casa Arca degli Esposti, inaugurato a Roma per accogliere e donare speranza ai senza dimora (foto Daniele Lazzaretto)

Porte aperte ai senza dimora, nel segno dell’inclusione

Inaugurata, alla periferia di Roma, Casa Arca degli Esposti, un innovativo condominio sociale dedicato all’accoglienza di uomini fragili che vivono in strada. Tre sono gli appartamenti previsti per un totale di 12 ospiti, tra i 18 e i 65 anni, sia italiani che stranieri, inseriti in un progetto di housing sociale che permette di saltare il passaggio intermedio in una struttura. Una iniziativa promossa da Fondazione Progetto Arca e da Distretto Rotary 2080

Lucas Duran - Città del Vaticano

Ridare fiducia e dignità a persone che, nonostante il momento di fragilità nel quale possono trovarsi, possiedono le capacità e le competenze per riprendere in mano la propria vita e riprogettare un futuro di rinnovata autonomia sociale, abitativa e lavorativa. È l'obiettivo di Casa Arca degli Esposti, condominio sociale costituito da 3 appartamenti, adatti all'accoglienza di 12 ospiti inseriti in un progetto di housing sociale, che prevede l’opportunità di usufruire di un’accoglienza direttamente in una casa autonoma per persone che provengono dalla strada, senza il passaggio intermedio in una struttura, come invece accade nella maggior parte dei casi. L’iniziativa vede come promotori Fondazione Progetto Arca, che opera da 30 anni a livello nazionale per fornire un aiuto concreto a chi vive in uno stato di indigenza ed esclusione sociale, insieme a Distretto Rotary 2080 che, con i suoi 98 club di Roma, Lazio, Sardegna, ha sostenuto l’intera ristrutturazione. L’immobile, confiscato alla criminalità organizzata, è stato assegnato a Fondazione Arca dal Ministero dell’Interno in comodato d’uso trentennale. 

Interno di Casa Arca degli Esposti (foto Daniele Lazzaretto)
Interno di Casa Arca degli Esposti (foto Daniele Lazzaretto)

I 12 ospiti, tutti uomini, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, sia italiani sia stranieri, individuati dalla sala operativa sociale di Roma Capitale, sono seguiti da un’équipe multidisciplinare composta da educatori, formatori, mediatori, psicologi e assistenti sociali.A ognuno vengono offerti gli strumenti necessari per affrontare un percorso di recupero individuale. Il team di operatori accompagna gli ospiti nell’avere cura della propria persona e dell’ambiente casalingo, orientando ai servizi sul territorio e offrendo assistenza legale. È questa una base di preparazione necessaria per affrontare un percorso di orientamento al lavoro, agendo sulle competenze, individuando corsi di formazione e tirocini, ricercando attivamente posizioni aperte e avviando un piano di risparmio. La casa diventa in questo modo un punto di partenza necessario per affrontare un percorso d’inclusione e integrazione. L’ospitalità in Casa Arca degli Esposti è prevista per un periodo di 18 mesi, dopo i quali gli ospiti che avranno raggiunto un buon livello di autonomia potranno lasciare la casa per continuare la propria vita in autonomia, lasciando spazio a nuovi beneficiari.

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02 marzo 2024, 13:07