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Un soldato durante un pattugliamento Un soldato durante un pattugliamento   (ANSA)

Prolungata la tregua fra Israele e Hamas per lo scambio incrociato di ostaggi e detenuti

Intesa per altri due giorni di “cessate il fuoco”, mentre prosegue il lavoro della diplomazia: in Israele e Cisgiordania attesa la visita in settimana del segretario di Stato Americano, Antony Blinken. Attesa per oggi la liberazione di nuovi ostaggi e detenuti

Paola Simonetti – Città del Vaticano

Per Gaza si apre un nuovo spiraglio di momentanea pace: altre due giornate di “cessate il fuoco” fra Israele e Hamas, frutto dell’accordo di scambio, nelle prossime ore, di 20 ostaggi israeliani a fronte del rilascio di 60 detenuti palestinesi. Un aereo della Qatar Airways, che sabato scorso era già arrivato a Tel Aviv con a bordo una delegazione in arrivo da Doha, è atterrato stamani in Israele. Il ritorno della delegazione del Qatar ha un'importanza particolare per la liberazione di nuovi ostaggi nei prossimi giorni. Israele e l'Emirato non hanno rapporti diplomatici. Nella notte, intanto, sono giunti a Ramallah i 33 prigionieri rilasciati nell'ultimo giorno dalle autorità carcerarie israeliane. A Tel Aviv gli ostaggi liberati da Hamas.

Gli Stati Uniti in visita in Israele e Cisgiordania  

Prosegue il lavoro della diplomazia, con il segretario di stato americano, Blinken, atteso in questi giorni in Israele e Cisgiordania, dove discuterà del diritto di Israele a difendersi, degli sforzi per il rapido rilascio degli ostaggi rimanenti, ma anche di protezione dei civili nelle operazioni militari israeliane a Gaza e soprattutto di accelerazione dell'assistenza umanitaria alla popolazione stremata dal conflitto. Usa e Qatar ora premono per estendere la tregua e aumentare l'assistenza umanitaria. 

Le operazioni di Israele oltre Gaza

Le operazioni militari israeliano proseguono anche al nord contro Libano e Siria. In particolare Damasco ha chiesto all’Onu che venga condannato l’attacco di due giorni fa all’aeroporto internazionale della capitale. Il ministero degli Esteri siriano ha definito gli ultimi attacchi  "una grave minaccia" alla pace regionale e globale. Il ministero siriano ha sottolineato che tali ripetuti assalti contro gli aeroporti civili siriani "non solo hanno messo a repentaglio la pace e la sicurezza della regione, ma hanno anche violato le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite".

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28 novembre 2023, 07:57