Banco Alimentare compie 30 anni: oggi sostiene 1 milione e mezzo di persone
Matteo Petri – Città del Vaticano
Nel 1989 un gruppo di giovani venne a conoscenza dell’esperienza di Banco Alimentare in Europa nata a Barcellona, che aveva come obiettivo il recupero delle eccedenze alimentari e la loro distribuzione in strutture caritative e alle persone indigenti. Decise così di fondare anche a Milano un'analoga associazione, Banco Alimentare onlus.
Don Luigi Giussani e Danilo Fossati: i fondatori del Banco
L’organizzazione potè contare subito sull’importante contributo di due persone provenienti da mondi molto diversi: don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione e Danilo Fossati, patron dell’azienda alimentare lombarda Star. Banco Alimentare nacque così impersonando un po’ le due anime dei fondatori, quella caritativa di don Giussani e quella imprenditoriale di Fossati.
Banco Alimentare oggi
“Oggi siamo presenti in tutt’Italia - spiega ai nostri microfoni Andrea Giussani, presidente del Banco Alimentare - 21 associazioni che in ogni regione si occupano delle nostre attività. Abbiamo aumentato il volume dei pacchi alimentari che distribuiamo: da pochi chili fino ad oltre 30mila tonnellate che ogni anno riusciamo a distribuire”.
L’importanza di “fare rete”
A trent'anni di distanza l'associazione è dunque molto cresciuta mantenendo gli stessi obiettivi. “L’obiettivo più importante - spiega il presidente Giussani - sicuramente è quello di aver creato quella che noi chiamiamo “Rete Compagni di Banco”, ovvero una rete di persone che danno alimenti e soldi, una rete di strutture caritative che ricevono, conservano e distribuiscono, in modo corretto e indirizzato ai bisogni reali delle persone, generi alimentari”. “Un altro grandissimo risultato - continua - è quello di poter contribuire al sostentamento alimentare di circa 1 milione e mezzo di persone che attualmente vive in povertà assoluta”.
Gli aiuti maggiori vanno a senza tetto, disoccupati e minori
“Aiutiamo tutte le categorie - afferma Giussani - dagli anziani, ai senza dimora o disoccupati fino ai giovani in cerca di lavoro, una categoria questa che si è aggiunta negli ultimi anni, ma la situazione più preoccupante oggi è senza dubbio quella dei minori”. “Statisticamente - continua il presidente - in Italia si indicano in povertà assoluta circa 1 milione e 300mila minori”.
I progetti futuri del Banco Alimentare
“Vorremmo migliorare sempre di più - conclude Giussani - il mix di consegna di alimenti e quindi garantire sempre di più un mix energetico e nutrizionale. In questo senso siamo tutt’ora in ricerca di nuovi donatori soprattutto di classi merceologiche di alimenti particolarmente nutritivi e preziosi, come conservati di carne e pesce”.
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