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Le donne nell'innovazione e nella creatività Le donne nell'innovazione e nella creatività 

Proprietà intellettuale: un fattore determinante per l'economia

Oggi è la Giornata mondiale della proprietà intellettuale. Quest’anno l’evento è dedicato al tema “La forza del cambiamento: le donne nell'innovazione e nella creatività”

Luisa Urbani – Città del Vaticano

Il 26 aprile di ogni anno si celebra la Giornata mondiale della proprietà intellettuale. Indetta dalla World Intellectual Property Organization (WIPO, in italiano Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale), ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo e l’importanza della proprietà intellettuale. Il giorno è stato scelto in quanto data della Convenzione sulla proprietà intellettuale, entrata in vigore il 26 aprile 1970.

Cosa è la proprietà intellettuale

“La proprietà intellettuale è un sistema di protezione dei frutti immateriali dell’ingegno umano, sia nel campo tecnologico che in quello artistico, letterario e scientifico. La proprietà intellettuale tutela dunque quadri, poesie, film, ma anche prodotti che servono nell’economia” spiega Gustavo Ghidini, professore di diritto industriale presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università Statale di Milano e direttore dell’Osservatorio di proprietà intellettuale, concorrenza e comunicazione della Luiss Guido Carli.

La proprietà intellettuale: una tutela per l’economia nazionale

“La proprietà intellettuale è importante perché attribuisce all’inventore un diritto sul frutto della sua creazione, tutelandolo dalle appropriazioni abusive e non autorizzate di soggetti terzi. Ad esempio – evidenzia il docente – il diritto di brevetto consiste nel diritto di impedire a terzi non autorizzati di sfruttare la propria invenzione, oppure il copyright non permette il plagio di una canzone ”. La proprietà intellettuale, però, non genera vantaggi solo per il singolo, ma tutela anche l’intera economia nazionale. “Il proprietario della creazione – prosegue Ghidini - può anche scegliere i propri distributori e licenziatari. Ad esempio, l’inventore che ha una piccola azienda e ha fatto una brillante invenzione, invece che sfruttarla con i suoi soli mezzi, se concede la licenza a una grande impresa produttrice può guadagnare molto di più vendendo, anche in tutto il mondo, l’ invenzione. Quindi, la proprietà intellettuale, consentendo l’ esclusione dei contraffattori e l’inclusione dei collaboratori, consente di estendere di gran lunga il raggio di sfruttamento oltre le capacità individuali del creatore. Tutto ciò è una garanzia sia per l’inventore che per l’intero sistema economico”.

Il ruolo delle donne: un'eredità inestimabile

Ogni anno, l'evento è associato ad un messaggio. Quest'anno, con il tema “La forza del cambiamento: le donne nell’innovazione e nella creatività”, si vuole celebrare il genio, l'ingegno, la curiosità e il coraggio delle donne che stanno cambiando il nostro mondo e costruiscono il nostro futuro. “Ogni giorno – si legge sul sito della Wipo - le donne sviluppano invenzioni e creazioni rivoluzionarie per migliorare la nostra vita in diversi campi come la medicina, l’intelligenza artificiale o la robotica. La loro determinazione è un esempio per tutti e i loro notevoli risultati sono un'eredità inestimabile per le ragazze che aspirano oggi a diventare gli inventori di domani”.

La legge italiana: una disciplina dai connotati europei

“Credo che la giornata sia stata istituita – sottolinea Gustavo Ghidini - anche per ricordare al legislatore l’esigenza di proteggere questi diritti. Però, a riguardo, è opportuno precisare che si deve evitare che la protezione venga utilizzata per ulteriori scopi, diventando strumento per accordi monopolistici, creando così danni economici”. Per quanto riguarda la legislazione italiana, “ la vigente legge ha connotati spiccatamente europei perché è frutto di adattamenti progressivi a direttive e regolamenti europei. Posso dire – conclude il docente - che è una buona legge”.

Ascolta l'intervista a Gustavo Ghidini

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26 aprile 2018, 13:02