Cerca

Il Colosseo illuminato di rosso per i cristiani perseguitati

L’iniziativa, promossa da Aiuto alla Chiesa che soffre, è dedicata ai cristiani discriminati in 140 Paesi del mondo. Illuminate in contemporanea anche due chiese ad Aleppo e a Mosul

Michele Raviart –Città del Vaticano

“Per vincere l’indifferenza” contro i cristiani perseguitati nel mondo è stato scelto il simbolo per eccellenza di Roma, il Colosseo, che questa sera si è illuminato di rosso, il colore del sangue dei martiri.

Per i martiri cristiani

Un’iniziativa dedicata ai cristiani discriminati nel mondo per la loro fede, in particolare in Siria ed in Iraq. Per questo a colorarsi di rosso sono state anche la Chiesa di San Paolo a Mosul, città recentemente liberata dall’occupazione degli estremisti dello Stato Islamico, che avevano cacciato tutta la popolazione cristiana, e la cattedrale maronita di Sant' Elia ad Aleppo, città simbolo della guerra che da sette anni sta devastando la Siria.

Le testimonianze a Roma

A Roma erano presenti anche il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e il segretario della Conferenza episcopale italiana mons. Nunzio Galantino. Dopo l’illuminazione del Colosseo, alla quale hanno partecipato centinaia di persone, sul palco di Largo Gaetana Agnesi sono saliti dieci martiri che hanno raccontato la loro testimonianza di fede attraverso le difficoltà. Tra di loro anche Ashiq Masih e Eisham Ashiq il marito e la figlia più piccola di Asia Bibi, imprigionata dal 2009 in Pakistan sulla base della terribile legge sulla blasfemia, e Rebecca Bitrus, ragazza nigeriana per due anni prigioniera di Boko Haram, che questa mattina sono stati ricevuti dal Papa.

 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

24 febbraio 2018, 19:00