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Mons. Piero Coda con alcuni studenti dell'Istituto Universitario Sophia Mons. Piero Coda con alcuni studenti dell'Istituto Universitario Sophia 

Focolari: l'Istituto Universitario Sophia di Loppiano celebra i 10 anni dalla fondazione

Giornata di inaugurazione del nuovo Anno accademico per l'Istituto Universitario Sophia, fondato da Chiara Lubich. L'offerta formativa si arricchisce di due nuovi corsi di Laurea Magistrale e di un Centro di studi di ricerca e dialogo, il Sophia Global Studies

di Adriana Masotti

Solenne inaugurazione dell'Anno Accademico 2017-2018 dell’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI) a dieci anni dalla fondazione. Un traguardo che vede Sophia in crescita per il numero degli studenti e per l'offerta formativa. Quest’anno infatti al corso in "Cultura dell’unità" si affiancano due nuovi corsi di Laurea magistrale, quello di "Economia e Management", e quello di "Ontologia Trinitaria" e, vera novità del decennale, il Centro Sophia Global Studies (SGS).   

Tra gli interventi in programma nella giornata: l’economista Stefano Zamagni, mons. Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica e mons. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e Gran Cancelliere. E poi, mons. Piero Coda, teologo, preside di Sophia e Maria Voce, presidente dei Focolari e vice-Gran Cancelliere. Sostanziale infatti il legame tra il carisma dell’unità di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari e l’istituto di Loppiano.

Oltre 400 gli studenti di 50 nazioni che hanno scelto Sophia come percorso di studi superiori; circa 130 i laureati e una ventina i dottorati. I nuovi corsi offriranno la possibilità agli iscritti di fare una vera esperienza di dialogo tra le discipline accademiche superando l’iper-specializzazione grazie ad una formazione che mette in relazione studi umanistici, tecnici, filosofici.

“La complessità degli orizzonti nazionali e mondiali richiede un’azione instancabile orientata all’unità della famiglia umana -spiega il preside dell’Istituto mons. Piero Coda- un’azione che sia guidata da un nuovo pensiero, e Sophia, in questi primi dieci anni, è cresciuta come centro interculturale, inter e trans-disciplinare dove si promuove una relazione integrale tra studi, esperienze e ricerca”.

Lo studio in sintonia con la vita, questo è anche ciò che s’intende a Sophia per cultura dell’unità, una cultura che vuol tradursi in azione. E ciò che oggi si inaugura all’Istituto va proprio in questa direzione: Sophia Global Studies, il cui presidente è Pasquale Ferrara ambasciatore d’Italia in Algeria, sarà infatti un centro di ricerca e di riflessione sui processi e le relazioni globali, che punta a formare al dialogo e alla pace. 

“Sophia Global Studies, afferma Paolo Frizzi, coordinatore accademico dell’iniziativa, ha la missione di approfondire le trasformazioni globali in atto nel mondo. Il mondo ha bisogno di unità, di dialogo e di pace. In generale tutti noi abbiamo bisogno di approfondire un po’ di più le complessità che il mondo sta mostrando, le trasformazioni e le crisi che attraversano la globalizzazione, l’economia, la politica internazionale e anche la cultura. Perciò abbiamo pensato di aprire uno spazio per capire cosa significa oggi affrontarle ed educare una nuova generazione di leader mondiali capace di leggere le complessità e di aiutare i popoli a fare dei passi avanti verso l’unità, il dialogo e la pace”. 

Un dialogo di cui tanto si parla, ma che trova innegabili difficoltà dovute anche all’improvvisazione: “E’ proprio così", commenta Paolo Frizzi, "si sente che c’è un estremo bisogno di dialogo nei tavoli della politica, tra le culture, tra le religioni, ma spesso mancano gli strumenti per metterlo in pratica a livello sistematico e non solo a livello di spot del momento”.

Due i temi che in particolare verranno messi a fuoco: il ruolo centrale che le religioni rivestono oggi all’interno della sfera globale, e l’Europa. “Si esaminerà", spiega ancora Frizzi, "lo stato dell’integrazione europea, le trasformazioni che l’Europa sta attraversando, la sua incapacità di rispondere in maniera organica alle grandi sfide che il Mediterraneo e il mondo in generale stanno mostrando. Sono questioni che ci sembrano molto attuali e su cui c’è bisogno di un forte studio, di una forte riflessione e anche di tanta formazione”.

Un'offerta formativa che l'Istituto di Loppiano rivolge a tutti gli interessati aldilà di qualsiasi provenienza geografica, sociale o culturale e di qualsiasi appartenenza religiosa.

Ascolta l'intervista integrale a Paolo Frizzi

Intervista a Paolo Frizzi

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24 ottobre 2017, 20:10