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I Virtuosi di Kyiv inaugurano i Concerti del Giubileo

Domenica 26 novembre alle ore 18 all’Auditorium della Conciliazione di Roma, nell’ambito della rassegna Giubileo è cultura, sulle note di Antonín Dvořák, salgono sul palco i giovani musicisti ucraini di fama mondiale, guidati dal violoncellista Dmitry Yablonsky. La speranza, tema del prossimo Anno Santo, pervade la loro storia e la loro musica: fuggiti dalla guerra e ora accolti in Italia

Gabriella Ceraso e Svitlana Dukhovych - Città del Vaticano 

Guerra, accoglienza, musica, passione e speranza: c’è tutto questo a segnare la vita passata e presente dell’Orchestra Kyiv Virtuosi, diretta dal maestro e violoncellista Dmitry Yablonsky. E non è un caso se proprio a loro sia affidata l’apertura de “I Concerti del Giubileo - Armonie di Speranza”, in preparazione all’Anno Santo e nell’ambito della rassegna "Giubileo è cultura" promossa dal Dicastero per l’Evangelizzazione. L'appuntamento è domenica 26 Novembre alle 18.00 all’Auditorium della Conciliazione di Roma: il concerto sarà il primo di otto. In programma il capolavoro di Antonín Dvořák, la sinfonia Dal nuovo Mondo, nona e ultima del compositore boemo, in cui al mondo nuovo delle Americhe in musica, si mescolano elementi del mondo musicale europeo in una sintesi nuova e innovativa.

Virtuosi di Kyiv
Virtuosi di Kyiv

“Sono onorato di poter partecipare a questo progetto a pochi passi dal Vaticano e nella città più bella del mondo”. Non nasconde la sua emozione il maestro Dmitry Yablonsky che incontriamo durante le prove del concerto, e ha voglia di sottolineare quanto la sua storia personale come quella dell’Orchestra fondata nel 2016 e che da allora guida in tournée in tutto il mondo, siano particolarmente ancorate alla realtà odierna: un mondo in guerra, dall’Ucraina a Israele e la Palestina, in cui la musica si fa portatrice di un messaggio di speranza.

I Virtuosi di Kyiv
I Virtuosi di Kyiv

Raccontare l'Ucraina con la musica

“Penso che tutti vogliano vedere la pace e il rispetto reciproco, l'uguaglianza tra le persone, cosa che non sembra realizzarsi nel mondo - afferma il maestro - ci sono così tante cose terribili. È inspiegabile”. “Ho 61 anni, quattro nipoti e pensavo di sapere qualcosa della vita, ma non è così: sono sotto shock per quello che sta succedendo e naturalmente quando tocca ai tuoi cari, non riesci a crederci. Si cerca solo di rimanere positivi”. Positività e speranza che il violoncellista e direttore ha pensato di donare anche ai musicisti di Kyiv, quando, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, nel marzo del 2022, nel timore che non potessero più suonare, grazie a una serie di contatti, è riuscito a trasferirli in Italia. Prima le donne e le famiglie, in seguito gli uomini. Così  da maggio 2022, Chieti e il Teatro Marrucino li hanno “adottati” e grazie alla solidarietà di tanti, hanno potuto continuare a suonare, incidere e fare tournée. Ma il pensiero è sempre alla terra che hanno lasciato.

Il violoncellista Yuriy Pohoretskyi
Il violoncellista Yuriy Pohoretskyi

“Il nostro direttore - spiega Yuriy Pohoretskyi violoncellista e cofondatore dei Virtuosi - era sconvolto dall'inizio della guerra ed era molto preoccupato per ognuno di noi. Ci chiamava tutti i giorni, voleva trovare un modo per farci continuare a suonare, anche perché non siamo finanziati dallo Stato, ci sosteniamo da soli grazie ai concerti e alle nostre attività.” E oggi la solidarietà continua e il lavoro di questi musicisti serve anche a mandare il denaro in Ucraina dove la guerra non finisce e incide anche su chi è lontano. “Ha cambiato la vita di tutti noi. Molti dei nostri musicisti hanno perso amici morti al fronte o feriti. Due fratelli della nostra orchestra hanno il padre che sta combattendo. La situazione è davvero catastrofica. Noi sogniamo che tutto andrà bene e che il nostro paese sarà completamente indipendente e che avremo il sostegno della comunità europea e internazionale”. Oggi dunque per questi giovani che a Roma, il 26 novembre, si esibiscono insieme a musicisti italiani, continuare a suonare è continuare a vivere, a sentirsi utili e anche a “raccontare “ l’Ucraina al mondo che visitano grazie alle tournèe : “L'arte  - spiega Yuriy - è un modo per arrivare al cuore delle persone, per mostrare, in un modo diverso dalle parole, tutta questa tragedia”.

Ascolta l'intervista a Yuriy Pohoretskyi

Quando è iniziata la guerra su larga scala, è stato difficile per voi suonare? E ora è ancora difficile?

All'inizio è stato molto difficile. So che molti musicisti, non solo i nostri, ma in generale, hanno smesso di suonare per un pò. Qualcun altro, essendo in uno stato di shock, ha iniziato invece a fare molto di più di prima. I primi momenti sono stati molto caotici. Ci ha aiutato il fatto di riuscire a portare avanti le nostre attività concertistiche e che ci sia l'obiettivo di aiutare, di fare qualcosa per le persone.

Fate concerti solo in Italia?

No, viaggiamo anche in diversi Paesi, sfruttiamo tutte le occasioni possibili e cerchiamo di comunicare con le persone attraverso la musica. Siamo stati in Corea del Sud, dove abbiamo partecipato a un festival mondiale, e in Sud America dove abbiamo fatto un tour molto bello in quattro Paesi. Abbiamo suonato per la prima volta in Colombia, raccontando l'Ucraina alla gente e parlando con i giornalisti. Anche gli ucraini sono venuti ai concerti, ci hanno sostenuto molto e siamo stati molto contenti.

Come si vive a Chieti? Come siete stati accolti dagli italiani?

Gli italiani ci hanno accolto molto bene. Ci aiutano molto, fanno molto per noi ai concerti e alle prove: non avevamo una sala e ora abbiamo la possibilità di fare le provare in teatro. Certo, è sempre meglio a casa, ma questa è una situazione in cui, se hai l'opportunità di contiunare a svolgere la nostra professione, fare qualcosa di utile, vale la pena farlo, perché è per questo che abbiamo studiato. E vogliamo anche comunicare al mondo che tra gli ucraini ci sono musicisti classici molto bravi. Questa è la nostra missione.

Prove del Concerto
Prove del Concerto

Concerti gratuiti per il Giubileo

Speranza nella pace  e nella giustizia: il sentimento che accomuna i musicisti ucraini e il loro direttore sottende anche al tema del Giubileo e alla stagione degli otto concerti che lo caratterizzeranno. “Mi sembra logico aprire la stagione di questi concerti giubilari con la sinfonia di Dvořák, afferma nel comunicato l’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, incaricato dal Papa per l’organizzazione del prossimo Giubileo. “Dal Nuovo Mondo” richiama il tema della speranza, la stessa a cui siamo chiamati dal motto di questo Giubileo 2025. I Virtuosi di Kiev, oltre ad essere dei musicisti straordinari, ci danno occasione di esprimere un piccolo gesto di sostegno all’Ucraina, una forma di partecipazione attraverso il linguaggio universale della musica. Nella speranza di un mondo davvero “nuovo” ”.

 

Il concerto di domenica 26 è gratuito e la disponibilità dei biglietti è garantita fino ad esaurimento posti. Per partecipare occorre prenotarsi online tramite l’apposita sezione sul sito ufficiale del Giubileo 2025 al link https://events.iubilaeum2025.va/registration.

 

 

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25 novembre 2023, 10:19