Francia: padre Preynat giudicato colpevole di abusi
Il sacerdote, 73 anni, era stato accusato di aver abusato di giovani scout che gli erano stati affidati alla periferia di Lione. Questo caso ha provocato il ritiro del cardinale Barbarin, che non era a capo della diocesi di Lione al momento dei fatti, ma aveva lasciato Preynat in carica in parrocchia fino al 2015.
Gli abusi iniziati negli anni '70 e '80
Padre Bernard Preynat "è stato riconosciuto colpevole di aver commesso atti delittuosi di carattere sessuale su minori di età inferiore ai 16 anni", questa è la formula precisa usata dal Tribunale ecclesiastico collegiale incaricato del suo processo penale, in un comunicato diffuso oggi dalla Conferenza dei vescovi di Francia. Negli anni '70 e '80, il sacerdote era stato responsabile di un gruppo di scout a Sainte-Foy-lès-Lyon, che non era collegato ai grandi movimento di scoutismo, e quindi non era oggetto di ispezioni. Diversi decenni dopo, l'associazione “La Parole Libérée” ha rivelato l'entità degli abusi, che coinvolgevano, all'epoca, decine di adolescenti. La revoca della prescrizione da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, effettuata su richiesta del cardinale Barbarin, aveva permesso l'apertura di un procedimento giudiziario il 6 agosto 2018, al fine di integrare nel processo le richieste di risarcimento delle parti.
Applicata la pena massima prevista dal diritto della Chiesa
"In considerazione dei fatti e della loro ricorrenza, del gran numero di vittime, del fatto che padre Bernard Preynat abbia abusato dell'autorità conferitagli dalla sua posizione all'interno del gruppo di scout che aveva fondato e guidato da sin dalla sua creazione, assumendo il duplice incarico di capo e di cappellano, il Tribunale ha deciso di applicare la pena massima prevista dal diritto della Chiesa in questo caso, cioè le dimissioni dello stato clericale ". Padre Preynat può ancora fare appello al Tribunale della Congregazione per la Dottrina della Fede entro un mese, intercorso il quale la condanna diventerà esecutiva.
La vicenda ha coinvolto il card. Barbarin
Il Tribunale ecclesiastico passerà ora all’esame le richieste di risarcimento finanziario delle vittime. Ed è per aver lasciato padre Preynat nel suo incarico in parrocchia, nonostante diverse segnalazioni, che l'arcivescovo di Lione, il cardinale Philippe Barbarin, è stato condannato in primo grado a sei mesi di carcere, con la sospensione della pena, lo scorso marzo. In attesa del processo d'appello, che inizierà il 28 novembre, il governo della diocesi è stato affidato al vescovo Michel Dubost come amministratore apostolico. Il cardinale Barbarin rimane tuttavia arcivescovo titolare di Lione.
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